Step Up 3D di Jon Chu

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locandina Step Up 3D
 
Regista: Jon Chu
Titolo originale: Step Up 3D
Durata: 107'
Genere: Drammatico, Musicale
Nazione: U.S.A.
Rapporto:

Anno: 2010
Uscita prevista: 08 Ottobre 2010 (cinema)

Attori: Rick Malambri, Sharni Vinson, Christopher Scott, Ally Maki, Adam G. Sevani, Alyson Stoner, Keith Stallworth, Kendra Andrews, Stephen Boss, Martín Lombard

Trama, Giudizi ed Opinioni per Step Up 3D (clic qui)...In questa pagina non c'è nemmeno la trama per non fare spoiler in nessun caso.
 
Fotografia:
Montaggio:

Produzione: Summit Entertainment, Touchstone Pictures
Distribuzione: Eagle Pictures

La recensione di Dr. Film. di Step Up 3D
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Colonna sonora / Soundtrack di Step Up 3D
(Dalla produzione)
IL SOUND DI “STEP UP 3D”
La Colonna Sonora Originale: Flo Rida (Featuring David Guetta), Trey Songz, Roscoe Dash (Featuring di T-Pain)
Con la sua danza underground, la sua fantastica ambientazione Newyorkese e le sue energiche coreografie di ballo non dovrebbe sorprendere affatto che “Step Up 3D” possa contare anche su una colonna sonora fantastica. Era quasi scontato.
La Colonna Sonora Originale di “Step Up 3D” include sia due singoli di successo di Trey Songz e Flo Rida (con la partecipazione di David Guetta) che dei pezzi inediti di una lunga lista di superstar e di esordienti dell’hip-hop e dell’ R&B, tra cui Estelle, Busta Rhymes, Roscoe Dash (con la partecipazione di T-Pain), Chromeo e Jessie McCartney.
Inoltre, la special digital deluxe edition include tre esclusive bonus track e il video di “This Girl” di Laza.
Il singolo contenuto nell’album di Flo Rida, dal titolo “Club Can’t Handle Me” (con la partecipazione di David Guetta) ha avuto grande successo alle radio Statunitensi, e lo stesso vale per la canzone di Trey Songz dal titolo “Already Taken”.
“Step Up 3D Original Motion Picture Soundtrack” contiene inoltre i brani di alcune delle più grandi star della musica Latina, tra cui artisti di successo come Wisin Y Yandel con “Irresistible”, scritta dal duo e prodotta da Tainy, Wisin Y Yandel. Tra le altre canzoni contenute nell’album spiccano anche “This Girl” di Laza e “This Instant” di Sophia Fresh.

Voci / Doppiatori italiani:
Andrea Mete: Luke Katcher
Perla Liberatori: Natalie
Fabrizio De Flaviis: Robert 'moose' Alexander II
Joy Saltarelli: Camille Gage
Edoardo Stoppacciaro: Julien
Alessio Nissolino,Gabriele Patriarca: Gemelli Santiago
Flavio Aquilone: Jacob
Andrea Lavagnino: Jason

Informazioni e curiosità su Step Up 3D

La saga di Step up comprende questi film:
-Step up
-Step Up 2 - La strada per il successo
-Step Up 3D
-Step Up 4 Revolution 3D
-Step Up All In


Note dalla produzione:
“Sono fortunato perché ho l’opportunità di vedere esibirsi alcuni dei migliori ballerini del mondo. Riuscire a portare sia questi ballerini che New York davanti agli occhi degli spettatori, in 3D, affinché possano provare la loro stessa euforia e vengano risucchiati in questo mondo, era un’opportunità che non avremmo mai potuto lasciarci sfuggire”.
~ Jon M. Chu

La favola hip-hop che aveva affascinato gli spettatori nell’estate del 2006 prosegue con “Step Up 3D”, il terzo episodio della franchise cinematografica di grande successo della Touchstone Pictures e Summit Entertainment; questa volta, però, la posta in gioco è molto più alta, poiché si tratta del primo dance movie ad essere stato girato e distribuito in digital 3D.
L’acclamato regista Jon M. Chu, che ha fatto il suo debutto alla regia cinematografica con il film di grande successo di box-office “Step Up 2 - La strada per il successo”, torna a dirigere un cast di artisti di talento, tra cui Adam G. Sevani (già apparso in “Step Up 2 - La strada per il successo”) e Alyson Stoner (protagonista di “Step up”) che riprendono i loro ruoli originali, e vengono affiancati da alcuni nuovi talenti, tra cui Rick Malambri e Sharni Vinson. Completano il cast i ballerini Stephen “tWitch” Boss, Keith Stallworth, Kendra Andrews, Martin Lombard, Facundo Lombard e Oren “Flearock” Michaeli.
L’appassionante street dance di New York prende vita in uno sbalorditivo digital 3D, capace di trasformare questa cultura grezza e passionale in un fenomeno di portata globale.
Un affiatato gruppo di street dancers, tra cui Luke e Natalie, si alleano con Moose, una matricola dell’Università di New York, e si ritrovano a competere con i migliori ballerini di hip-hop del mondo in un’importante sfida che cambierà per sempre le loro vite.

I filmmaker si sono rivolti a due personaggi già noti per far sì che la storia del nuovo episodio della franchise prendesse vita: Moose, lo studente della MSA (Maryland School of the Arts) e ballerino di grandissimo talento, già apparso in “Step Up 2 - La strada per il successo” e interpretato dall’allora quindicenne esordiente Sevani, e Camille, interpretata in “Step up” dall’allora dodicenne Alyson Stoner. I due, ora grandi amici, danno il via alla storia, avventurandosi a New York per frequentare il college; ed è qui che scoprono la bizzarra e fantastica scena dei balli underground della città.
“In questo capitolo, ognuno dei personaggi cerca di trovare la propria identità”, dice Chu. “Quello che ho imparato è che alla fine la cosa più importante non è la destinazione ma il viaggio, le persone che incontri e le cose che apprendi lungo il tragitto”.
“Il messaggio è coerente in tutti e tre i film: credi in te stesso. Se credi in te stesso, puoi superare qualsiasi ostacolo che ti troverai davanti nella vita e così realizzerai anche i tuoi sogni”, afferma la produttrice Jennifer Gibgot. “Ed è un modo incredibilmente divertente di trascorrere un’ora e mezza: ammirando balli stupefacenti e ascoltando della musica favolosa”.

Adam Shankman e Jennifer Gibgot (“Step up”, “Hairspray”), della Offspring Entertainment, sono i produttori della pellicola assieme a Patrick Wachsberger ed Erik Feig, della Summit Entertainment (“Mr. & Mrs. Smith”, “The Twilight Saga”). David Nicksay (“Step Up 2 - La strada per il successo”), Bob Hayward e Meredith Milton sono i produttori esecutivi. La sceneggiatura è stata scritta da Amy Andelson e Emily Meyer, ed è basata su personaggi creati da Duane Adler.
Il direttore della fotografia è Ken Seng (“Obsessed”), le scenografie sono di Devorah Herbert (“Step Up 2 - La strada per il successo”), mentre i costumi sono stati creati da Kurt & Bart (“Fighting”). Le coreografie sono opera dell’innovativo coreografo di hip-hop Jamal Sims (“Step up”, “Step Up 2 - La strada per il successo”), di Nadine “Hi Hat” Ruffin (“Step Up 2 - La strada per il successo”, “How She Move”), di Dave Scott (“Step Up 2 - La strada per il successo”, “Stepping - Dalla strada al palcoscenico”), di Richmond Talauega e Anthony Talauega (“Save the Last Dance 2”). Il supervisore delle musiche è il vincitore del Grammy® Buck Damon (“Step up”, “Step Up 2 - La strada per il successo”) e il montaggio è di Andrew Marcus (“Step Up 2 - La strada per il successo”).


I FILMMAKER PORTANO IL DANCE DRAMA AD UNA NUOVA DIMENSIONE
Il terzo capitolo in 3D della Franchise sulla Danza I Filmmaker sapevano di dover alzare la posta in gioco da ogni punto di vista per superare “Step Up 2 - La strada per il successo” e “Step up”. “‘Step Up 2 - La strada per il successo” era caratterizzato da un elemento fiabesco, ed io immaginavo il capitolo successivo come una fiaba più intricata”, spiega il regista Jon M. Chu. “‘Step Up 3D’ contiene dei personaggi più dark che escono dall’ombra per competere in una sorta di parco giochi clandestino dove tutto è permesso”.
“Step Up 3D” entrerà nella storia come il primo film di questo genere ad essere stato girato in digital 3D. “Cercavamo un modo eccitante per innalzare la franchise ad un livello superiore e il 3D si è dimostrato perfetto da questo punto di vista”, afferma il produttore Patrick Wachsberger. “Questa franchise ha sempre fatto provare agli spettatori l’emozione di assistere al miglior dance party possibile, ma adesso, con il 3D, è come se si trovassero dentro al miglior dance party di sempre”.

Chu ha scoperto un potenziale infinito nel 3D. “Nei vecchi musical classici è l’inquadratura stessa che gira e scivola assieme al ballerino, diventando parte integrante della danza. Con il 3D abbiamo la possibilità di elevare l’inquadratura ad un livello completamente nuovo: gli spettatori non si limiteranno solo a vedere la danza, ma entreranno a farne parte”, spiega. “La sensazione è quella di una sorta di duetto tra gli spettatori e i ballerini”.
“Abbiamo coreografato alcune sequenze di ballo appositamente per il 3D”, aggiunge Gibgot. “Il commento che ho apprezzato di più, nel corso di una proiezione svoltasi di recente, è stato quello di un teenager che ha detto ‘Mi sono sentito come se venissi attaccato dalla danza, ma in senso positivo.’”
“Girare le scene di ballo in 3D offre innumerevoli possibilità di vivere la danza in modi completamente nuovi” aggiunge Chu. “Coi ballerini che ti saltano letteralmente addosso e ti piroettano davanti alla faccia”.

Chu, che ha frequentato la scuola di cinema USC, ha generato grande entusiasmo all’interno dell’industria dell’intrattenimento con i suoi pluripremiati film studenteschi (“Silent Beats”, “When the Kids Are Away”) ed è stato corteggiato da alcuni dei migliori produttori di Hollywood, che gli hanno offerto dei progetti molto allettanti. Poi sono arrivati Adam Shankman e Jennifer Gibgot della Offspring Entertainment e Patrick Wachsberger e Erik Feig della Summit Entertainment i quali hanno offerto a Chu l’irresistibile opportunità di dirigere il secondo episodio di “Step up”, che aveva ottenuto un grandissimo successo di pubblico.
Chu, che è un ex-ballerino, era emozionato all’idea di poter combinare sul grande schermo le sue due passioni, nel film che, tra l’altro, avrebbe anche segnato il suo debutto registico. Il tema fiabesco della serie cinematografica è rimasto lo stesso, ma Chu ha reso suo “Step Up 2”, inserendo nell’energico sequel dei personaggi del tutto nuovi e delle coreografie grezze ed emozionanti che si sono fuse alla perfezione con la trama vivace che aveva già appassionato il pubblico di “Step up”. L’approccio scelto da Chu è stato senza uguali ed ha avuto grande risonanza nel pubblico. “Step Up 2 - La strada per il successo” ha aperto al primo posto del box office, consolidando la serie e trasformandola in un vero e proprio fenomeno del suo genere e creando, allo stesso tempo, una schiera di fan accaniti, appassionati di quelle coreografie e di quei passi di danza tipici della strada, oltre che della trama avvincente.

E questa volta, il pubblicò vivrà tutto ciò in 3D, come spiega Shankman, “Il ballo si presta perfettamente alla tecnologia del 3D. E’ molto emozionante poter unire queste due cose ed essere i primi ad utilizzare questo tipo di tecnologia per mettere in evidenza questa forma artistica”.
Portare il 3D nelle strade di New York City si è rivelata un’opportunità oltre che una sfida. “E’ come usare un pennello differente: il metodo che usi deve cambiare per poter usare quel pennello”, spiega Chu.
Per assicurarsi che le delicate attrezzature resistessero ai ritmi energici delle riprese, i filmmaker si sono rivolti a Vince Pace, la cui società si è occupata di creare i sistemi di ripresa in 3D utilizzati nel film, impiegati anche in tanti dei recenti film di grande successo al box-office. Le attrezzature, che in genere sono molto voluminose e delicate, erano messe alla prova continuamente, man mano che le elaborate scene di ballo ideate da Chu prendevano forma. Pace ha modificato le macchine da presa rendendole più aerodinamiche e consentendo che la rapidità dell’azione potesse essere colta con maggiore fluidità per dar vita ad una sbalorditiva visione in 3D.

I filmmaker hanno fatto appello al direttore della fotografia Ken Seng, che precedentemente aveva lavorato nel thriller “Obsessed”, per integrare il look del film sia dal punto di vista del 2D che da quello del 3D. L’ambiente in cui si svolge l’azione si è rivelato di grande ispirazione sia per Seng che per Chu e il cast di ballerini. “E’ assolutamente fantastico lavorare in questi posti così iconici”, racconta Seng, “avere la possibilità di tradurre tutto ciò in 3D ti fa sentire come se fossi proprio lì. Il mio obbiettivo era quello di riuscire a catturare la sensazione di quando mi sono trasferito qui a 20 anni. Ero completamente incantato la prima volta che ho camminato per la città. Jon ed io volevamo che il pubblico provasse la stessa sensazione. Volevamo usare il 3D non come una novità, ma come uno strumento per immergere lo spettatore dentro a New York City, grazie anche all’utilizzo di riprese con la gru e ad un’azione dinamica della macchina da presa”.

I filmmaker hanno fatto ricorso ad un tipo di coreografie, di illuminazione e di scenografie strategiche per ottenere un’ulteriore profondità delle scene, massimizzando così la resa del 3D. Seng era impaziente di lavorare con questa tecnologia emergente ed ha deciso sin dall’inizio di fare le cose in grande quando è arrivato il momento di creare la sua ambiziosa illuminazione. Questo suo approccio si è fuso perfettamente con la filosofia di Chu. “‘Step Up 3D’ è essenzialmente un film d’azione”, spiega il direttore della fotografia. “Ci sono così tante coreografie incredibili che vuoi poter muovere le macchine da presa il più rapidamente possibile, per catturare tutto quel movimento”.
Uno dei benefici immediati e straordinari del girare in 3D è la possibilità di visionare le scene in tempo reale per mezzo di un gigantesco monitor che si trova sul set. Succedeva di frequente di vedere il cast e la truppe attorno al monitor, con indosso gli occhiali 3D. Il loro entusiasmo per noi era un segnale molto positivo, raccontano i filmmakers.
“In sostanza”, spiega Chu, “il nostro film crea un’esperienza in 3D completamente nuova, perciò, tutto il duro lavoro che è stato fatto è stato ben ripagato. E credo che anche il pubblico se ne renderà conto. S’innamoreranno dei personaggi e potranno ammirare alcuni dei migliori ballerini del mondo”.


NEW YORK CITY
La Nuova Location Ispira la Nuova Storia
In “Step Up 3D” l’azione si sposta dall’elitaria Maryland School of the Arts (MSA), nei familiari dintorni di Baltimora, alla vertiginosa New York City, mantenendo la formula oramai ben testata della danza urbana, e intrecciandola ad una trama fresca e originale.

Spiega il produttore Erik Feig, “I film di ‘Step Up’ sono sempre stati una specie di emozionante giro sulle montagna russe per gli spettatori di tutto il mondo: sono ambientati in location abitate da personaggi coi quali ci si identifica facilmente e sono costellati di numeri di ballo stupefacenti. Con questo film, sapevamo di voler portare tutto ad un livello ancora superiore e New York è il posto perfetto per questa avventura”.
“E’ una città con una grande storia e una grande cultura; le persone vengono a New York da tutto il mondo per realizzare i propri sogni” aggiunge Chu. “Pensavamo che fosse l’ambiente perfetto dove il nostro personaggio Moose potesse incontrare i migliori ballerini del mondo e dove riuscisse a comprendere ciò che ama veramente nella vita. Avevamo un grande varietà di mondi diversi da visitare - Chinatown, Red Hook, il Financial District, Times Square, Brooklyn. New York ci forniva una cromia meravigliosa per girare in 3D e volevamo a tutti i costi portare il pubblico a fare un viaggio reale”.

Assieme agli sceneggiatori Amy Andelson e Emily Meyers ("Step Up 2 The Streets") Chu ha sviluppato il materiale concepito dal suo predecessore, sottolineando ancor di più l’elemento della fantasia, che pervade ogni aspetto del film.
Per ottenere il massimo dai numeri musicali che Chu aveva immaginato, gli sceneggiatori si sono assicurati che fosse la danza a dare impulso alla narrazione.
“Quando Jon ci ha parlato della sua visione per il terzo film della serie”, racconta Andelson, “ha detto che per lui era estremamente importante fare qualcosa di diverso, mantenendo quel lato romantico per il quale la franchise è celebre, ma portando il ballo al di fuori della scuola, nel mondo esterno. La cosa emozionante è che in questo film vediamo delle coreografie che non sono mai apparse in nessun altro film prima d’ora e ci sono molti più numeri di ballo che negli episodi precedenti”.

Chu era entusiasta all’idea di poter mostrare il meglio del meglio in fatto di sequenze di ballo – dalla spettacolare tap-dancing al sensualissimo tango, fino all’adrenalinica dance battle che si svolge per la strada – il regista non si è mai tirato indietro. Sia Shankman che Gibgot, che hanno entrambi un lungo background nel campo della danza, erano più che favorevoli a inserire una grande varietà di musica e di danza in questo mix variegato. “Se la danza è buona non importa quale sia lo stile, otterrai sempre una risposta favorevole da parte del pubblico”, assicura Gibgot.
“Step Up 3D” si ispira fortemente a quello che è stato il coinvolgimento di Chu all’interno della comunità di ballerini (di stili totalmente diversi) che il regista ha avuto l’opportunità di conoscere a Baltimora sul set di “Step Up 2 - La strada per il successo”.

Questi ballerini, che erano degli autodidatti, non sempre si trovavano a loro agio con i ballerini classici o con quelli moderni. Chu ha potuto assistere al modo in cui gli stili di ballo distintivi di ciascuno di loro hanno dato vita ad una specie di nuova famiglia di ballerini. Il regista paragona questo circolo di amici, e lo spirito che caratterizzava il gruppo, alla famosa Factory di Andy Warhol, dove artisti di ogni tipo si riunivano accomunati dall’amore per la creazione dell’arte, della danza e della musica.
“Girare a New York ha certamente contribuito ad evidenziare il tema ‘della realizzazione dei propri sogni’ che si respira nel corso di tutto il film”, spiega Gibgot. “New York è una città dove può accadere di tutto ed è anche un gigantesco melting pot formato da moltissime culture differenti che vivono assieme in questa piccola isola”.


SUL SET
Dopo alcune settimane di prove, le riprese di "Step Up 3D" sono iniziate a Maggio del 2009. Nel corso di dieci settimane, la produzione ha fatto la spola tra i quartieri di Manhattan e Brooklyn. Location famose come Coney Island, Washington

Square Park, Grand Central Station e il Ponte di Brooklyn sono state mescolate a quartieri meno conosciuti e più industriali di Brooklyn, che hanno aiutato a conferire quel senso di degrado urbano essenziale alla trama della storia.
A Greenpoint, un quartiere decadente di Brooklyn in via di riqualificazione, i filmmaker hanno trasformato uno spazio commerciale vuoto di 1000 metri quadri nei tre set utilizzati per il loft della House of Pirates, sfruttando anche i tetti adiacenti dai quali, al di là del fiume, si godeva di una vista straordinaria di Manhattan.
La scenografa Devorah Herbert e il suo team hanno dato il meglio di sé quando è arrivato il momento di creare questo spazio eclettico e inusuale, al fine di renderlo anche pienamente funzionale. Spesso Chu chiedeva ai ballerini di provare dei passi di free style per accertarsi che i set premettessero loro di avere tutta la libertà di cui necessitavano.

New York si è rivelata una fonte di ispirazione non solo per i filmmaker ma anche per il cast. “New York City è pazzesca”, dice Adam G. Sevani, che interpreta il ruolo di Moose. “Non c’è un altro luogo come questo in tutto il mondo. E’ come se avesse un cuore pulsante, tutti si muovono e fanno qualcosa. C’è un ritmo e un flusso nel quale tutti danzano assieme. E’ fantastico poter girare il film qui”.
Uno dei momenti più memorabili nel corso della produzione di "Step Up 3D" è stato quello delle riprese per la battaglia del World Jam, che hanno necessitato di uno sforzo sovrumano e di settimane di prove per la loro ideazione, illuminazione e per le coreografie; senza contare le tantissime persone che hanno collaborato per ottenere lo stupefacente finale del film.

L’elemento chiave per ottenere un forte impatto visivo è stato quello di iniettare un’elettricità vibrante in ogni elemento. Dalle scenografie, all’istallazione delle luci, ai costumi: ogni singolo elemento della scena esplodeva di luce ed è stato costruito con l’obiettivo far risaltare il più possibile le geniali coreografie create da Rich & Tone. Un palco elevato a forma di Colosseo è stato circondato da torreggianti colonne verticali formate da video-LED, che trasmettevano costantemente una grafica in movimento (fiamme, un gigantesco equalizzatore e colori pulsanti).
Il Direttore della Fotografia Ken Seng definisce “epica”, l’illuminazione e la tecnologia di questi video, che hanno ricevuto l’ammirazione della folla molto prima che i ballerini salissero sul palco. Le sue particolari macchine da presa hanno inoltre permesso agli operatori di catturare appieno la danza.

Sebbene l’ora di arrivo per le riprese di questa scena del film fosse fissata per le 4 del mattino, oltre 1.000 persone si sono presentate al Brooklyn Navy Yard, ansiose di poter apparire tra il pubblico dell’evento e di poter ammirare dei numeri di ballo straordinari.
“La danza è universale e la nostra serie di film è amata in tutto il mondo”, dice il produttore Erik Feig. “La danza è una fantasia; I nostri ballerini potranno anche farla sembrare una cosa facile, ma non lo è affatto! Vedere i migliori professionisti in questo campo creare dei passi di danza eccitanti e totalmente nuovi è veramente la realizzazione di un sogno. Aggiungete a questo una storia d’amore forte e dei personaggi coi quale è facile identificarsi ed avrete una formula vincente in tutto il mondo”.


I MEMBRI DELLA HOUSE OF PIRATES
I Filmmaker Scelgono Il Cast Attraverso la Rete “Step Up 3D” ha il merito di aver esteso il repertorio della danza, adottando un punto di vista più globale.
Con delle sequenze di ballo così elettrizzanti e con una storia così intensa, i filmmaker avevano necessità di riuscire a trovare degli attori\ ballerini capaci di grande versatilità, in grado di fare entrambe le cose.
“La fase del casting di questa franchise è sempre piuttosto complicata”, spiega Shankman. “Avevamo bisogno di persone che sapessero ballare e recitare. E’ stupendo poter mostrare dei ballerini come loro. Questi ragazzi sono degli atleti incredibili”.

I filmmaker hanno inaugurato il casting dando il bentornato a due veterani: Adam G. Sevani, di “Step Up 2”, e Alyson Stoner, di “Step up”. La loro abilità sia come attori che come ballerini ha permesso alla storia di mantenere tutta la sua forza. Le due star si conoscono da anni e in questo film tornano a lavorare assieme nel ruolo di due grandi amici. “Conosco Alyson Stoner da sempre”, dice Sevani. “Uno dei primi lavori che ho fatto è stato assieme a lei ed ora interpretiamo due ragazzi che sono molto amici. E’ così strano: perché nella realtà siamo proprio così”.
“Ci siamo sentiti immediatamente a nostro agio”, aggiunge Stoner. “Adam mi sorprende costantemente per il modo in cui riesce ad esprimere il suo carattere e la sua personalità attraverso la danza e l’ interpretazione. E’ stato bello poter lavorare assieme”.
Il passo successivo dei filmmaker è stato quello di trovare i membri della House of Pirates, un gruppo di ballerini che vivono e ballano assieme. I membri di questo gruppo di New York City fanno amicizia con Moose e lo guidano attraverso questo nuovo mondo scintillante. I Pirates sono formati da un cast di personaggi estremamente diversi tra loro, ognuno dei quali ha alle spalle una storia di vita molto avvincente.

L’attore Rick Malambri interpreta il ruolo di Luke, un autore di video che racconta la scena underground della città e che allo stesso tempo si prende cura della House of Pirates. Per Malambri, questo ruolo rappresentava l’opportunità di combinare la sua recente passione per la recitazione con quella di più lunga data per la danza. “Sono veramente fortunato che il mio primo ruolo importante sia stato in ‘Step Up 3D’ e per il fatto di aver avuto l’opportunità di interpretare questo fantastico personaggio. Così ho potuto mettere in mostra i miei talenti nascosti”, sottolinea l’attore.
L’alchimia tra il personaggio di Malambri e quello interpretato dall’attrice Sharni Vinson, (l’Australiana scelta per il ruolo dell’enigmatica Natalie), era palpabile. La presenza della Vinson, ex ballerina classica, interprete della popolare serie televisiva Australiana “Home and Away” ( trampolino di lancio per attori come Naomi Watts, Isla Fisher, Heath Ledger e Simon Baker, solo per citarne alcuni), ha ulteriormente raffinato un cast di per sé già poco convenzionale. “E’ stato così strano”, dice l’attrice riguardo all’audizione. “Ho fatto diversi provini assieme ad attori differenti, ma quando sono uscita dall’audizione sapevo che se avessi ottenuto la parte, l’avrei ottenuta assieme a Rick”.

Molti dei ballerini che appaiono in “Step Up 3D” sono delle celebrità. Chu aveva conosciuto alcuni dei migliori ballerini di tutto il mondo grazie a degli annunci online, giunti attraverso quello che è il suo progetto collaterale: l’LXD (Legion of Extraordinary Dancers). Per trovare gli oltre 250 ballerini che appaiono nelle sei incredibili sequenze di ballo del film, i filmmaker hanno inoltre attinto sia dentro che fuori dai centri della danza di Los Angeles, New York e Miami: “La nostra audizione di Los Angeles era talmente affollata che abbiamo dovuto prolungarla di alcuni giorni”, racconta Chu.
“Migliaia di persone si sono presentate in ognuna delle città in cui si sono svolte le audizioni. Il passo successivo è stato quello di affidarci ad Internet: abbiamo aperto le audizioni a tutti coloro che volesse inviarci i loro video attraverso la rete. Il risultato è che nel film abbiamo ballerini che provengono da tutto il mondo. E’ uno dei gruppi di talenti più stupefacenti che sia mai stato messo assieme in un film”.

Ad agevolare le audizioni, sia quelle live che quelle online, ci ha pensato Shankman, con l’esperienza da lui acquisita nel corso della serie televisiva di grande successo della Fox “So You Think You Can Dance”. Shankman, ex ballerino e coreografo, ha avuto un ruolo attivo in questo show, al quale hanno partecipato alcuni dei ballerini che sono stati scelti anche per “Step Up 3D”. Tra tutti, è opportuno citare Stephen “tWitch” Boss, lo straordinario ballerino che si è classificato al secondo posto nella quarta stagione della popolare serie televisiva e che interpreta Jason, il b-boy artista di graffiti che fa parte della crew dei Pirates. Boss è stato uno dei migliaia di speranzosi che hanno preso d’assalto le audizioni, spinto dalla voglia di cimentarsi anche come attore. “Stavo uscendo dall’audizione”, racconta, “ed ho chiesto a Jon e Adam se potevo fare un provino anche come attore. Un paio di settimane dopo sono tornato ed ho fatto il provino: è stato piuttosto snervante ma anche emozionante. Poco dopo ho ricevuto la chiamata”.

Oltre a Boss, fanno parte del cast il vincitore della quarta stagione del programma Joshua Allen (che affronta Sevani nel corso di una stupefacente battaglia), Katee Shean (terzo finalista della quarta stagione), Cedric Gardner (terza stagione), Ivan Koumaev (seconda stagione) e Gerard Heintz (prima stagione). Racconta Shankman, “E’ gratificante vedere questi ballerini di talento passare da una competizione al lavoro. E’ una bella ricompensa per loro, ed è emozionante vedere come lo show funzioni veramente”.
Alcuni dei ballerini scelti per il film provengono dall’LXD, questa sorta di dance opera raccontata in tre volumi e frutto della mente di Chu, che ha creato questo gruppo di ballo dopo aver diretto “Step Up 2 - La strada per il successo”. Del gruppo fanno parte ballerini di stili totalmente diversi (hip-hop, jazz, danza contemporanea e tip tap) che si sono esibiti nel tour live di “Glee”, al “The Ellen DeGeneres Show”, alla TED Conference del 2010 e agli Academy Awards® del 2010. Tra di loro, in tutto, sono stati scelti 40 ballerini per “Step Up 3D”.

“L’idea del film deriva soprattutto dalla League of Extraordinary Dancers (LXD)”, spiega Chu. “Stavamo facendo uno show nella mia città e i ballerini alloggiavano tutti quanti a casa mia. Stavano sempre da me, ballavano e si muovevano in continuazione.
C’erano dei b-boys nella piscina e dei contorsionisti in cucina. Ed è così che ci è venuta l’idea della House of Pirates. Quando è arrivato il momento del casting avevo molte idee su chi di loro volessi reclutare per ‘Step Up 3D.’ Cercavo i ballerini migliori per il film e nell’LXD già c’erano alcuni dei più grandi ballerini del mondo”.
La maggior parte dei ballerini del cast ha alle spalle delle storie di vita piuttosto straordinarie: ad esempio, Il B-boy Keith “Remedy” Stallworth è stato scelto per il ruolo di Jacob, il profugo Africano membro dei Pirates. tWitch non è affatto sorpreso dalle doti di attore di Stallworth, suo co-protagonista. “Mio dio, non mi tiene testa solo nel ballo ma anche nella recitazione. Il modo in cui affronta qualsiasi cosa è assolutamente professionale”.
Kendra Andrews, ex ballerina professionista, ha preso aerei, treni e automobili per la sua audizione finale per il ruolo di Anala, la mamma chioccia dei Pirates.

Probabilmente, la fiaba più suggestiva che avvalora il detto ‘nel posto giusto al momento giusto’ è quella dei gemelli ballerini di tip tap, Martin e Facundo Lombard. I fratelli, entrambi artisti affermati, si sono presentati alle audizioni di New York. Con i loro passi entusiasmanti, le loro personalità prorompenti e i loro stili personali inimitabili, questi due ballerini autodidatti originari dell’Argentina hanno lasciato sbalorditi i filmmakers e il team di coreografi. “Hanno iniziato a ballare e siamo rimasti incantati”, ricorda il coreografo Jamal Sims. “Facevano cose totalmente nuove ed erano dotati di una grande personalità”.
Chu li ha scelti immediatamente e subito dopo ha iniziato a creare dei ruoli per loro all’interno della sceneggiatura, e così sono nati i gemelli di Santiago, altri due membri della House of Pirates.
Tra gli altri membri del cast figurano i b-boys Daniel “Cloud” Campos, Oren “Flearock” Michaeli, Ivan “Flipz” Perez e Jonathan “Legacy” Perez (membro dell’LXD e uno dei partecipanti della recente sesta stagione di “So You Think You Can Dance”); Aja “Asia” George, Straphanio “Shonnie” Solomon, Terrence Dickson, Joe Slaughter, Ashlee Nino e il maestro della robot dance Chadd “Madd Chadd” Smith, pilastro dei blog sulla danza e di YouTube®, oltre che membro dell’LXD.

I Filmmaker hanno poi richiamato all’appello anche alcuni dei personaggi più memorabili che apparivano in "Step Up 2 The Streets", per le scene in cui Moose chiama in aiuto la sua vecchia crew della Mariland School of Arts, certo del fatto che i suoi vecchi compagni non avrebbero resistito all’allettante offerta di battersi contro i migliori ballerini del mondo. Tra di loro vi sono l’impertinente Missy, interpretata da Danielle Polanco, la studentessa giapponese Jenny Kido, interpretata da Mari Koda, Harry Shum Jr. (Cable, il guru dei gadget), Christopher Scott, che interpreta il ballerino di tip tap dai lunghi capelli, Luis Rosado nel ruolo di Monster, il b-boy acrobata; LaJon Dantzler nel ruolo di Smiles, il giovane ballerino dal sorriso vincente; e Janelle Cambridge, l’introversa Fly, che non appena inizia la musica si trasforma in un’incantevole creatura.
Completano il cast quattro giovani ballerini, tra cui Anjelo “Lil Demon” Baligad, di 8 anni (scelto online), Jalen “J Styles” Testerman, di 9 anni, Simrin “BGirl Simi” Player di 11 anni, e il quindicenne Jose “Boy Boi” Tena. Questi breakers di grandissimo talento hanno provato di saper tener testa a ballerini con il doppio della loro età, con i loro passi acrobatici fortemente stilizzati.
tWitch riassume con queste parole l’abbondanza di talento che il film ha da offrire: “Il cast di ‘Step Up 3D’ è semplicemente strepitoso”.


LE COREOGRAFIE
Per il Mondo alla Ricerca di Emozionanti Sequenze di Ballo New York City è il luogo di nascita dell’hip hop, perciò era il luogo perfetto per conferire quella particolare atmosfera multiculturale e quell’inequivocabile stile della strada, inoltre, era lo sfondo ideale per le sequenze di ballo del film. Il regista Jon M. Chu è riuscito a mantenere la stessa emozione grezza della franchise, introducendo allo stesso tempo un punto di vista più universale. “Volevamo veramente aprire la danza a tutti gli stili”, spiega Chu. “Non volevamo solo la breakdance, volevamo incorporare ogni tipo di danza”.
“In ‘Step Up 3D,’ cerchiamo di raccontare la storia attraverso la danza”, prosegue Chu. “Tutti i nostri attori, tutti i nostri ballerini comunicano al meglio attraverso i gesti e i movimenti. Il nostro approccio è leggermente diverso rispetto agli altri dance movies”.
Secondo il produttore esecutivo David Nicksay si tratta di un tipo di approccio che rafforza il cuore stesso della storia. “New York è un crocevia delle culture del mondo”, spiega Nicksay. “Quando cammini per le strade della città è come se camminassi attorno al mondo. Ogni cultura viene rappresentata in questo film. La danza riesce a comunicare attraverso qualsiasi confine. Non necessita di una lingua; non ha bisogno di alcuna traduzione. E’ universale”.

La franchise di "Step Up" ha alimentato una vera e propria rinascita dei film e degli show televisivi incentrati sulla danza. Di conseguenza, il pubblico è diventato più esperto in materia, capace cioè di riconoscere delle coreografie veramente originali. Pertanto, in materia di coreografie, i filmmaker erano coscienti di dover alzare il livello.
Anche questa volta hanno fatto affidamento sull’aiuto del coreografo Jamal Sims (“Step up”, “Step Up 2 - La strada per il successo”, Madonna, Britney Spears, Miley Cyrus). Il suo versatile team di coreografi ha avuto il compito di ridefinire la serie dando vita a sequenze di ogni tipo, caratterizzate da uno stile di strada moderno.
Del team di coreografi fanno parte Nadine “Hi Hat” Ruffin e Dave Scott, che avevano già lavorato in “Step Up 2 - La strada per il successo”, e i fratelli Richmond Talauega e Anthony Talauega, meglio conosciuti come Rich & Tone.

Parla Sims: “E’ stata una mossa geniale da parte di Jon Chu assoldare dei coreografi diversi per ‘Step Up 3D.’ E’ stato fantastico poter incorporare degli stili differenti, grazie alla presenza di professionisti come Dave Scott, Hi Hat, Rich e Tone. Copriamo l’intero spettro della danza in questo film: è emozionante portare tutto ciò sullo schermo”.
Il contributo apportato da Sims è evidente in due numeri di ballo del film: un tango sensuale, in cui appaiono centinaia di ballerini, ed un numero dal sapore nostalgico, che rende omaggio ai musical classici.
Sevani era entusiasta della possibilità di incorporare stili come questi che fanno da contrappunto all’aggressiva street dancing che caratterizza tutta la franchise. “Il numero di ballo più divertente di tutto il film è proprio questo numero nostalgico, che conferisce quel tocco classico che i ragazzi della mia generazione non conoscono molto bene. E’ quello il cuore del film”.

In “Step Up 2 - La strada per il successo”, Chu aveva introdotto il tema delle battaglie: le crews si affrontavanoa a Baltimora per ottenere più rispetto e maggiori diritti. Chu ha fatto ricorso a questo stesso espediente anche in “Step Up 3D”, ma questa volta le crews si sono evolute, diventando delle vere e proprie ‘Houses’, e cioè dei team più grandi composti da tutti i tipi di ballerini (b-boys, tickers, tappers, voguers e poppers). Il concetto è sempre lo stesso, ma la posta in gioco è molto più alta perché ci sono ballerini da tutto il mondo che competono per avere la possibilità di vincere un titolo mondiale ed un premio. I filmmaker assicurano un ‘sovraccarico sensoriale’, per la presenza di elementi quali la polvere, l’acqua e la luce, nel corso delle emozionanti sequenze di ballo.
Quattro delle sei maggiori scene di ballo del film sono ambientate nei quartieri di New York. Red Hook, Chinatown e il Bronx fanno da sfondo a degli scontri epici che cambieranno per sempre il punto di vista del pubblico sulla street dancing. Come spiega Chu, “Sono delle vere e proprie battaglie. Durante le prove sarà anche stato divertente, ma una volta lì fuori, davanti ad un vero pubblico formato principalmente da altri ballerini, escono fuori tutti i tuoi istinti: a quel punto che vinca il migliore”.
Aggiunge Sevani, “‘Step Up 3D’ è imperniato sulle battaglie, che sono dei very e propri scontri senza esclusione di colpi. E’ questa la vita dei ballerini underground. Ed è meraviglioso avere la possibilità di portare tutto ciò sul grande schermo”.

Dave Scott, che è famoso per il suo street style meticoloso e autentico, è stato il coreografo di riferimento per la maggior parte delle sequenze delle battaglie, incluse quelle che hanno luogo a Washington Square Park e a Red Hook.
Rich & Tone, invece, hanno dato vita alla battaglia finale della World Jam, la competizione internazionale a cui partecipano crews da tutto il mondo. Un’impresa davvero ambiziosa: c’erano oltre 50 ballerini su un palco elevato che si esibivano in una moltitudine di stili diversi. L’elemento chiave nell’ideazione di questo numero altamente stilizzato era di mostrare i ballerini di maggior talento di ogni singola House.
I caratteristici passi di hip hop di Hi Hat erano prefetti per la sequenza ambientata a Coney Island e per la battaglia di Gwai, un’altra delle sequenze innovative del film. Hi Hat ha introdotto anche la capoeira, la danza Brasiliana mista alle arti marziali, nella quale si esibiscono Malambri e Vinson.

Con così tante coreografie e con la presenza di centinaia di ballerini, spettava a Sims l’arduo compito di unire il tutto. Le prove sono durate un mese, prima dell’inizio della produzione, e Sims ha integrato alle prove anche delle sessioni di ginnastica e di pesi. Anche Sevani e Stoner, che studiano danza da quando erano piccoli, sono stati spinti oltre il loro limite. “Nonostante le giornate fossero molto lunghe e intense, alla fine ne è valsa la pena, i ballerini hanno il fuoco negli occhi”, sottolinea Stoner. “Sono state settimane di allenamenti intensi”, ricorda Malambri, “12 ore al giorno, non-stop. E’ stato pazzesco, ma ne è valsa la pena”.
Vinson non ha avuto difficoltà, nonostante avesse smesso di ballare da cinque anni, prima dell’inizio della produzione. “Eravamo stati avvertiti”, racconta. “Adam Shankman ci aveva detto che sarebbe stata dura. Le prove sono durate per molte settimane, ma alla fine, quando le riprese sono iniziate eravamo pronti ”.
“La danza è una grande passione per Jon, perciò quale altro regista meglio di lui avrebbe potuto dirigere questo film?” prosegue Vinson. “Sa quello che vuole, sa cosa è meglio e lo ottiene. E’ eccitante per gli attori e per i ballerini poter mostrare ciò di cui sono capaci ed essere certi che il regista trasformerà il tutto in un film straordinario”.

Il regista condivide lo stesso entusiasmo: “Il lavoro di squadra che è stato fatto in questo film è assolutamente speciale”, dice Chu. “Tra una ripresa e l’altra i ballerini si affrontavano in battaglie di freestyle. Ho imparato dei passi nuovi. C’è stato grande cameratismo tra il cast e la truppe. Il che ha permesso di ottenere delle performance stupefacenti”.
Il Produttore Patrick Wachsberger concorda. “I film riescono a fare tante cose diverse, ma è quasi una magia quando un film come ‘Step Up 3D’ ti fa sentire come se fossi stato trasportato in una terra magica, come se avessi partecipato al miglior dance party della storia e ti fa uscire dal cinema a passo di danza”.


LO STILE DI “STEP UP 3D”
I Filmmaker scelgono la Scenografa Devorah Herbert e i Costumisti Kurt & Bart La scenografa Devorah Herbert e il team di costumisti, formato da Kurt & Bart, hanno avuto il compito di amalgamare tra loro l’ambientazione di New York, l’estetica visiva, le emozionanti coreografie e il 3D di “Step Up 3D”.
Jon M. Chu, che è un regista molto attento ai dettagli, ha utilizzato un approccio molto originale nei confronti di questi due reparti. Chu aveva già collaborato assieme alla Herbert in “Step Up 2 - La strada per il successo”. Questa volta, l’intensificazione dell’elemento fantasy ha permesso alla costumista di esplorare ancora di più la sua immaginazione. “La sfida più grande e anche la migliore di ‘Step Up 3D,’” racconta la Herbert, “è che non ci hanno imposto dei limiti creativi quando è arrivato il momento di dar vita a questo incredibile ambiente. E’ stato molto emozionante, specialmente la progettazione del loft dei Pirates. Questi ballerini vivono in un luogo dove accade di tutto”.

La Herbert ha attinto dall’innata energia della città e dal suo distintivo paesaggio industriale per la creazione dello stile di vita nomade di questi ballerini. Numerose location tra Brooklyn e lower Manhattan hanno fornito la base per conferire il tono grezzo che la scenografa è stata capace di conferire al film.
La reazione dei ballerini nei confronti di quasi ogni aspetto relativo alla creazione dell’estetica del film si è dimostrata inestimabile. Gli esempi di questo tipo di collaborazione sono molti: dal sistemare il costume di Legacy per permettergli di fare un salto mortale all’indietro, nella scena ambientata nella Parkour Room, all’aggiunta dell’elemento della dualità nella camera da letto condivisa dai gemelli Santiago.
“I ballerini sono stati di grande aiuto da questo punto di vista”, racconta la Herbert, “Un esempio tra tutti è quello del loft in cui vivono, lavorano e ballano i Pirates. Nel design di questo spazio ho inserito l’idea del melting pot”.

Sin dall’inizio, Kurt & Bart hanno condiviso questa stessa visione, ispirandosi agli stili e ai gusti del cast. “Molto dello stile di ‘Step Up 3D’ è dettato da ciò che fanno i ballerini”, sottolinea Bart. “Ovviamente in gran parte è influenzato dalla storia, ma è caratterizzato anche dallo stile personale di ogni ballerino”.
“Il che è stato molto importante per tutti quanti i ballerini”, aggiunge Kurt. “Abbiamo partecipato alle prove sin dall’inizio e abbiamo cercato di ispirarci ai singoli stili di ognuno di loro. I Twins, ad esempio, indossavano sempre della bandane sulla testa, perciò gli abbiamo dato delle bandane molto lunghe così quando si muovono creano un effetto di grande impatto. E’ stata un’esperienza molto divertente”.
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