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La caratteristica fondamentale di questo film è l'aver vinto il 64° Leone D'Oro alla mostra del cinema di Venezia. Francamente non ho trovato altri motivi per vederlo (il vostro "critico" deve pur vedere i film che vincono le grandi mostre).
Secondo me sono belle le scenografie e le immagini (a volte fin troppo caramellate, che so l'esterno notturno del carcere dove verrebbero torturati i ribelli ha dei colori che persino i fumetti di Topolino sono più cupi), ma la storia scricchiola ed il montaggio è inutilmente lungo... insomma "In to the Wild", 148 minuti e non è certo un film di sparatorie e inseguimenti ma non si sentono... mentre in "Lussuria" mi sono trovato a chiedermi, ma quando finisce questo primo tempo??
Insomma io l'ho trovato ben girato ma poco convincente nella storia (del resto come Hulk qualche anno fa... forse l'unico film riuscito di Ang Lee è "La tigre e il dragone"), e in più non sfruttava se non marginalmente la sua lentezza (anzi visto che Ang Lee ha lavorato a megaproduzioni americane forse forse almeno le canzoncine in cinese ce le poteva risparmiare... ok, d'accordo, sono un bell'amo per i critici, un amo talmente grosso che a quanto pare hanno abboccato :-) ).
Questi rivoluzionari erano così idioti che sarei stato contento solo se alla fine si scopriva che in realtà era tutta una manovra del kattivo per portarsi a letto la tipa.... insomma due ore di film e la decisione di unirsi per fare i rivoluzionari la prendono in tre secondi senza un minimo di fervore... hanno diverse occasioni di far fuori il "cattivo" ma non lo fanno... (ok certo altrimenti finirebbe il film)... il "cattivo" e mega torturatore di rivoluzionari cinesi a cui hanno cercato già due volte di rifilare un'amante su questa qui invece non fa neanche un controllo... eccetera.
Invece (per far venire il nervoso allo spettatore) il giovane studente che ha avuto l'idea / che ha la fanatica voglia di far fuori il "cattivo", invece di fare qualcosa lui manda la protagonista, di cui è innamorato, di fatto al macello. Tipa anche lei non tanto sveglia comunque, perché si unisce a questo progetto non certo per la patria... E ok anche questa è una storia... forse per invitare a disertare? :)
Tutto questo senza contare la lunga sequenza che ci illustra per bene tre o quattro posizioni del Kamasutra: certo in questo modo le coppie almeno avranno dal film suggerimenti creativi che compenseranno la pochezza della sceneggiatura :-)
Ok forse ieri non avevo voglia di farmi venire il nervoso... ma a tratti si dorme, la storia ha delle debolezze, non trionfa la rivoluzione e nemmeno l'amore... c'è di meglio da vedere.
Amando le atmosfere orientali ci sarebbero per esempio "La contessa bianca" e "Memorie di una geisha" che hanno avuto pubblicità zero, probabilmente anche premi zero (non ricordo), e raccontano però qualche cosa.
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