Regista: Oxide Pang Chun, Danny Pang
Titolo originale: Bangkok Dangerous
Durata: 100'
Genere: Azione, Thriller
Nazione: U.S.A.
Lingua originale: inglese, thailandese
Rapporto: 1,85 : 1
Anno: 2008
Uscita prevista: 29 Gennaio 2010 (cinema)
Attori: Nicolas Cage, Shahkrit Yamnarm, Charlie Yeung, Panward Hemmanee, James With, Philip Waley, Shaun Delaney, Dom Hetrakul, Nirattisai Kaljaruek, Namngen Boonnark
Soggetto: Oxide Pang, Danny Pang
Sceneggiatura: Jason Richman
Trama, Giudizi ed Opinioni per Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino (clic qui)...In questa pagina non c'è nemmeno la trama per non fare spoiler in nessun caso.
Titolo originale: Bangkok Dangerous
Durata: 100'
Genere: Azione, Thriller
Nazione: U.S.A.
Lingua originale: inglese, thailandese
Rapporto: 1,85 : 1
Anno: 2008
Uscita prevista: 29 Gennaio 2010 (cinema)
Attori: Nicolas Cage, Shahkrit Yamnarm, Charlie Yeung, Panward Hemmanee, James With, Philip Waley, Shaun Delaney, Dom Hetrakul, Nirattisai Kaljaruek, Namngen Boonnark
Soggetto: Oxide Pang, Danny Pang
Sceneggiatura: Jason Richman
Trama, Giudizi ed Opinioni per Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino (clic qui)...In questa pagina non c'è nemmeno la trama per non fare spoiler in nessun caso.
Fotografia: Decha Srimantra
Montaggio: Mike Jackson, Curran Pang
Musiche: Brian Tyler
Scenografia: James William Newport
Produttore: Nicolas Cage, Norman Golightly, William Sherak, Jason Shuman
Produttore esecutivo: Andrew Pfeffer, Derek Dauchy, Denis O’Sullivan, Ben Waisbren
Produzione: Bangkok Dangerous, Blue Star Pictures, Living Films
Distribuzione: Eagle Pictures
Montaggio: Mike Jackson, Curran Pang
Musiche: Brian Tyler
Scenografia: James William Newport
Produttore: Nicolas Cage, Norman Golightly, William Sherak, Jason Shuman
Produttore esecutivo: Andrew Pfeffer, Derek Dauchy, Denis O’Sullivan, Ben Waisbren
Produzione: Bangkok Dangerous, Blue Star Pictures, Living Films
Distribuzione: Eagle Pictures
La recensione di Dr. Film. di Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino
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Colonna sonora / Soundtrack di Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino
Potrebbe essere disponibile sotto, nei dati aggiuntivi (clic qui).
Voci / Doppiatori italiani:
Pasquale Anselmo: Joe
Alessandro Quarta: Kong
Personaggi:
Nicolas Cage: Joe
Shahkrit Yamnarm: Kong
Charlie Yeung: Fon
Panward Hemmanee: Aom
Nirattisai Kaljaruek: Surat
Informazioni e curiosità su Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino
E' il remake di Bangkok Dangerous del 1999.I registi sono anche gli autori di The Eye.
Note dalla produzione:
LA PRODUZIONE
“Nessuno sa chi io sia. Nessuno sa dove mi trovi”. —JOE
Nel 2005, mentre si accingevano a lavorare assieme ai filmaker di Hong Kong Oxide e Danny Pang, nel loro primo film in lingua inglese dal titolo The Messengers, i produttori William Sherak e Jason Shuman decisero di vedere tutti i film diretti da questi astri nascenti del cinema. Rimasero sbalorditi di fronte a ciò che videro.
Un film in particolare affascinò Sherak e Shuman: la versione tailandese di Bangkok Dangerous. Un sorprendente thriller dalle atmosfere dark su un killer sordomuto e il suo apprendista. Bangkok Dangerous uscì nelle sale nel 1999 ricevendo ottime critiche, partecipò a diversi festival del cinema e vinse l’International Critics Award (FIPRESCI) al Festival Internazionale del Cinema di Toronto del 2000.
Sherak racconta che lui e il suo socio hanno capito immediatamente che la pellicola sarebbe stata perfetta per un remake in lingua inglese. “Siamo subito diventati dei grandissimi fan di Bangkok Dangerous. Abbiamo fatto amicizia con i Pang, e Jason ed io gli abbiamo detto che secondo noi era una storia molto interessante per farne un remake in lingua inglese”.
Da parte loro, i Pang erano molto interessati alla proposta. I fratelli Pang sono due gemelli identici, nati a Hong Kong, che hanno diretto alcuni film di culto tra cui The Eye, il thriller sovrannaturale dal quale di recente è stato tratto un remake in lingua inglese interpretato da Jessica Alba e prodotto da Tom Cruise.
Anche questa volta ai Pang veniva offerta una rara opportunità. “Abbiamo pensato che sarebbe stato interessante farne una versione moderna, dopo oltre sei anni”, racconta Oxide Pang.
“Abbiamo avuto la possibilità di prendere lo stesso concetto e di raffinarlo per un pubblico molto più vasto”.
Per adattare la pellicola originale Sherak e Shuman si sono rivolti a Jason Richman, sceneggiatore dell’action comedy Bad Company-Protocollo Praga, con Chris Rock e Anthony Hopkins.
Oltre a rendere più attuale la storia, i Produttori volevano assicurarsi che Richman riuscisse a catturare appieno la cultura Tailandese, perciò gli hanno dato l’opportunità di trascorrere del tempo a Bangkok per fare esperienza diretta.
“Siamo stati in Tailandia per circa una settimana per effettuare le nostre ricerche”, ricorda Richman. “Una volta lì, la sceneggiatura è arrivata in fretta. Ci è voluto meno tempo del solito. Credo che l’opportunità di incontrare la popolazione e di vedere la città, in particolar modo le location meno turistiche, mi abbia fornito molta dell’ispirazione di cui avevo bisogno.
“Il tempo che ho trascorso lì è stato essenziale, mi sono reso conto della bellezza della popolazione e della cultura della Tailandia. Mettere in contrasto la natura pacifica di questo paese e le azioni di uno spietato killer è stato un esercizio meraviglioso per me”, spiega.
I Produttori sono rimasti molto contenti della sceneggiatura. “E’ una storia molto semplice, raccontata molto bene”, dice Sherak. “Oggigiorno vediamo film che hanno delle trame talmente complicate che fanno perdere gran parte della caratterizzazione. Quello che Jason ha fatto è stato rendere la trama semplice da seguire affinché il pubblico possa concentrarsi su questi personaggi dall’inizio alla fine del film”.
I Fratelli Pang sono rimasti piacevolmente sorpresi per il modo in cui è stata sviluppata la sceneggiatura. “Avevo sentito che in genere le sceneggiature di Hollywood sono frutto della collaborazione di più sceneggiatori”, dice Danny. “Jason si è occupato di questa sceneggiatura dalla prima bozza fino alla versione definitiva e ci ha fornito una sceneggiatura in tutto e per tutto fedele al film originale”.
Sin dalle fasi iniziali di sviluppo del progetto, Richman, Sherak e Shuman sapevano che esisteva un solo attore al mondo che avrebbe potuto rendere giustizia al ruolo di Joe. “Avevamo in mente Cage per il ruolo di Joe sin dalla fase di sviluppo della sceneggiatura”, dice Sherak. “Il personaggio di Joe non ha molti dialoghi, perciò avevamo bisogno di un attore che potesse usare la sua aura e la sua interiorità per trasmettere le emozioni. Nic è perfetto in questo senso”.
Cage - che è un appassionato del cinema Asiatico e che in passato ha lavorato assieme a John Woo, il maestro dei film di azione di Hong Kong, nel film Face/Off - era già un ammiratore dei Fratelli Pang in generale, oltre che del loro film Bangkok Dangerous.
“Quello che mi piaceva del film era il suo stile, il montaggio e il ritmo. Quando ho letto la sceneggiatura della nuova versione, sono rimasto colpito dalla relazione tra il mio personaggio, Joe Ender, e quello di Kong. Si tratta di una relazione simile a quella tra un insegnante e il suo studente, ma che alla fine si trasforma in un’amicizia. Penso che sia interessante vedere delle culture diverse che cooperano, coesistono e vanno d’accordo”.
Il Produttore Norm Golightly, presidente della società di produzione di proprietà di Cage, la Saturn Films, aggiunge: “Abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico abbinare una grande star di Hollywood con il cinema Asiatico autentico. Per me e Nic è un’esperienza del tutto nuova lavorare come lavorano loro, fare le coso a modo loro”.
La possibilità di avere una stella del calibro di Cage rappresentava uno stimolo molto forte per il film, ma sollevava una serie di questioni, come quella relativa a come adattare al meglio la sceneggiatura. Nella versione originale del film Joe è sordomuto, un’invalidità che sottolinea il suo isolamento. “Avevamo visto molti film incentrati su dei killer e pensavamo che perdessero troppo tempo a parlare”, spiega Oxide. “Abbiamo pensato a come sarebbe stato nella realtà: un killer non parlerebbe così tanto, avrebbe bisogno di rimanere concentrato tutto il tempo sul suo obbiettivo. L’idea di un killer sordomuto è scaturita proprio da questa riflessione”.
Nel nuovo film, tuttavia, l’isolamento del personaggio non deriva da una limitazione fisica ma dalla sua incapacità di parlare la lingua tailandese e dalla sua mancanza di familiarità con la cultura locale. “Abbiamo pensato che un americano incapace di parlare la lingua locale sarebbe stato l’espediente perfetto per creare la necessaria distanza tra Joe e l’ambiente esterno. Il tailandese è una lingua così difficile da apprendere che ti senti perso proprio come se fossi sordomuto”.
Proprio in riferimento al film originale Richman ha deciso di includere un personaggio sordomuto: Fon. Fon è una bellissima ragazza; tra lei e Joe si crea immediatamente un forte legame, che sottolinea il loro reciproco isolamento causato dai problemi di comunicazione che caratterizzano entrambi. “Mi piace molto il legame che lega il personaggio di Nic a quello di Fon”, spiega lo sceneggiatore. “E’ una relazione unica, una storia d’amore sincera, ed è stato molto divertente lavorarci sopra”.
“Gli occhi ti dicono tutto”. —JOE
I Fratelli Pang hanno collaborato ad oltre una dozzina di pellicole; hanno sviluppato un metodo di lavoro che non ha eguali nel mondo del cinema e che probabilmente risulterebbe impossibile da adottare per tutti quei cineasti che non condividano lo stesso DNA.
“E’ come se combinassimo i nostri poteri assieme”, spiega Oxide. “Lavoriamo assieme sulla sceneggiatura e poi mettiamo assieme gli storyboard”.
“Una volta che abbiamo completato questa procedura, possiamo lavorare separatamente perché abbiamo la stessa idea su ciò che deve accadere”, aggiunge Danny. “Un giorno giro io, e magari il giorno dopo tocca ad Oxide. Se non dobbiamo girare una scena importante, in genere, ci separiamo”.
Sherak rimane stupefatto di fronte all’abilità di questi due registi di leggere uno nella mente dell’altro, anche quando non si trovano sul set nello stesso momento. “La cosa che stupiva ogni singola persona sul set è il legame tra Danny e Oxide. “Parli con uno di loro il lunedì e finisci la conversazione con l’altro il martedì, eppure entrambi sono sintonizzati sullo stesso canale. E’ strano, ma rende tutto più semplice: possono lavorare a giorni alterni e procedere nel lavoro in maniera impeccabile. Nonostante alcune differenze di personalità sembrano pensarla nello stesso modo in fatto di regia”.
Lo Scenografo James Newport è d’accordo nell’affermare che lavorare con due registi è stata un’esperienza del tutto diversa rispetto al passato. “Sembra esistere una connessione psichica tra loro due, qualche volta sembra che possano finire l’uno le frasi dell’altro. Se non trovi Oxide, vai a chiedere a Danny, e lui sembra sapere perfettamente di cosa parli anche se non hai mai discusso con lui di quella cosa in particolare. Sembra che si dividano ogni compito esattamente a metà”.
I Fratelli Pang erano estremamente emozionati all’idea di lavorare con Nicolas Cage, un attore che Danny descrive come “uno dei nostri idoli del cinema”.
“Ho adorato tutti i suoi film sin da Birdy-Le Ali della Libertà, di Alan Parker. Non so quante persone abbiano familiarità con questo film, ma ricordo di averlo visto per la prima volta proprio lì”.
Oxide è d’accordo nell’affermare che è stato un sogno lavorare assieme a Cage. “Durante le riprese ci capitava di cambiare alcuni dettagli della storia e Nic ha sempre dimostrato una mentalità aperta nei confronti delle nostre idee”, racconta. “Il nostro inglese non è molto buono, ma lui si sforzava di capirci. Non ci è mai sembrato di lavorare con una ‘superstar’. ”
“Nic Cage è Nic Cage”, dice Sherak. “E’ fantastico; ha dato vita a questo personaggio in modo splendido. Ha l’abilità di raccontare una storia intera grazie alle sue capacità espressive.
Recita al fianco di un’attrice che è sordomuta, in questi casi è tutta una questione di espressioni, e Nic ha fatto un grandissimo lavoro”.
Cage racconta di essere rimasto affascinato dalle molte contraddizioni e dalla complessità che caratterizzano il suo personaggio. “Joe viene da un ambiente militare, ma è un killer su commissione, un mercenario. E’ stato tormentato dai problemi familiari per tutta la sua vita. Se dovessi etichettarlo direi che è malvagio, ma che sta cercando una strada per uscire da questa condizione. Sta scappando dalla sua violenza, dai suoi demoni, e l’incontro con Fon, la sua sensibilità, la sua gentilezza e anche la Tailandia lo aiutano in questo senso. E’ sempre più attratto dal concetto di pace ed è proprio qui che il personaggio entra in conflitto con sé stesso, perché non è certo questa la sua natura, non riesce ad essere pacifico a causa di quello che gli è accaduto da bambino”.
Cage elogia affettuosamente Charlie Young, l’attrice scelta per il ruolo di Fon. “La chimica che si è innescata con Charlie è impressionante, è una donna magnifica, è gentile è caritatevole ed è un’ottima attrice”, afferma Cage. “E’ una rarità: non si vedono molti film in cui ci sia una storia d’amore che unisce culture differenti”.
I Produttori sono rimasti ugualmente colpiti dalla performance della star di Hong Kong.
“Charlie Young ha dato il meglio di sé”, conferma Sherak. “Credo che le scene in cui recitano assieme siano eccezionali”.
Per interpretare questo ruolo, la Young ha imparato il linguaggio dei segni con l’aiuto di Katitha Rattanasin dell’Associazione Nazionale Sordomuti. Rattanasin dice dell’attrice: “Impara molto in fretta e si è impegnata molto a fondo. Charlie ha anche registrato le lezioni che abbiamo fatto per poterle studiare da sola”.
Oltre al linguaggio dei segni, la Young ha dovuto apprendere anche una famosa danza tailandese tradizionale. “E’ stato molto difficile: ho fatto solo sei giorni di pratica prima di esibirmi assieme ad un gruppo di professionisti. Per fortuna avevo un insegnante eccezionale che ha lavorato con grande impegno.
“Quando sono arrivata sul set quel giorno ero molto nervosa perché avevo fatto poca pratica e non volevo deludere nessuno. La mia insegnante mi ha detto in Tailandese ‘Ti sostengo al cento per cento. Cerca di fare del tuo meglio e andrà tutto bene.’ Mi sono quasi messa a piangere in quel momento. Sapevo che avrei dato il meglio di me”.
Per quanto riguarda il suo personaggio, Young ha preferito non prepararsi ulteriormente per il ruolo, “Ho pensato che qualche volta quando si legge una sceneggiatura è meglio non pensare troppo. La sensazione immediata è più importante. Volevo che Fon fosse libera da qualsiasi influenza. Volevo che apparisse molto naturale”.
Diversamente da lei, Shahkrit Yamnarm, che interpreta Kong, si è totalmente immerso nella sceneggiatura per sviluppare il suo ruolo: quello dell’apprendista del killer. “Ho studiato a fondo la sceneggiatura, l’ho letta più volte, l’ho memorizzata e sono entrato nel personaggio, ho cercato di conoscere Kong al meglio, fino a che non sono diventato lui. Mi sono anche allenato ad andare in moto e nelle arti marziali, è stato molto divertente”.
Sherak è rimasto profondamente colpito dalla performance di Yamnarm. “Shahkrit è fantastico”, dice il Produttore. “Ha le potenzialità per diventare una grandissima star in tutto il mondo, e spero che questo accada, perché è un ragazzo fantastico, con un grande talento”.
Yamnarm descrive il suo personaggio come un ragazzo di strada, un ladruncolo che vende orologi di poco valore ai turisti. “E’ bravo in quello che fa, ma non credo sia abbastanza intelligente per riuscire a sopravvivere nel mondo esterno. Non è affatto un killer, più che altro è un aiutante.
Non spara a nessuno, ma impara molto da Joe. Si crea una grande empatia tra questi due individui, entrambi sono piuttosto isolati dal mondo esterno. Sono persone che fanno quello che devono fare per sopravvivere, è questo che hanno in comune”.
L’attore ha scelto di non vedere la versione originale di Bangkok Dangerous prima dell’inizio delle riprese. “Avevo paura che vederlo mi avrebbe influenzato e volevo che questo ruolo fosse solo mio. Lo vedrò una volta che avrò finito di girare il film”. Mentre svolge le commissioni per conto di Joe, Kong si innamora di Aom, una bellissima ballerina, che si esibisce in un club del distretto a luci rosse di Bangkok.
La stella della Tv tailandese Panward Hemmanee, al suo debutto cinematografico in questo film, interpreta il ruolo di Aom, l’intermediaria tra Joe e il suo datore di lavoro. “Ho fatto l’audizione assieme a moltissime altre attrici”, ricorda. “Dovevamo esibirci in una scena di ballo, è stato imbarazzante, ma ce l’ho fatta”.
“Il personaggio che interpreto è gentile e forte allo stesso tempo”, racconta. “Quando è al lavoro è una dura, ma dentro di sé vuole solo essere amata, come chiunque altro. E’ un ruolo molto sexy. Durante la scena di ballo avevo paura che tutte le altre ragazze che ballavano accanto a me fossero più sexy. Per tutto il tempo non ho fatto altro che pensare: ‘che cosa devo fare per apparire ancora più sexy?!’”.
Nirattisai Kaljareuk, famoso attore e regista tailandese, interpreta lo spietato gangster Surat, che assolda Joe, senza averlo mai conosciuto, per sterminare i suoi nemici. “Per interpretare il ruolo ho studiato molti film sulla mafia. Surat è così diverso da me: è stato molto divertente interpretare il ruolo del cattivo”.
“Il modo migliore per difendersi è sapere quando sta per accadere qualcosa”. — JOE
L’ultimo e forse il più intrigante protagonista del film è proprio la Tailandia. Come spiega il produttore William Sherak, “Nel nostro film, Bangkok non è solo una location. La città e la gente di Bangkok sono la ragione per cui il nostro assassino decide di non voler più uccidere. La cultura tailandese fa sì che Joe giri le spalle alla violenza; e le persone che incontra gli fanno capire i suoi difetti. Joe scopre una cosa in particolare, di cui ci si rende conto la prima volta che si va a Bangkok, e cioè che si tratta di un posto magico”.
Nicolas Cage ricorda di aver avvertito questa magia non appena è sceso dall’aereo. “Ho sentito qualcosa nell’aria e ho pensato che fosse un posto bellissimo; c’è una grande energia qui. Si avverte un senso di libertà. Non è proprio questo che significa la parola ‘Thai’, ‘libero’? C’era un senso di libertà nell’aria e una grande gentilezza che ho molto apprezzato”.
I Fratelli Pang hanno fatto di tutto per mostrare un ritratto quanto più accurato possibile della Tailandia moderna, senza però cadere nel romanticismo e nella mitizzazione “Qualche volta un regista straniero immagina un paese in un certo modo e aggiunge alcuni elementi della sua immaginazione. Abbiamo cercato di girare questo film nella vera Tailandia per mostrare la cultura di questo paese e la sua vita spirituale”.
I filmmaker hanno inserito nel film molti simboli tradizionali tailandesi, come l’elefante, che ha un significato speciale per la popolazione, che nella maggioranza è di religione buddista. Cage è rimasto affascinato da uno dei pachidermi che hanno recitato in una scena assieme a lui: “Questa scena mi ha molto toccato”, dice l’attore. “Era un cucciolo di elefante così dolce. Mentre gli davo da mangiare sembrava che sorridesse. Non mi capita molto spesso di recitare assieme agli elefanti”.
Complessivamente, sono state usate circa 47 location tra Bangkok e le vicine province, tra cui, il distretto a luci rosse, i parchi, i bassifondi, i business center, le sponde del fiume Chao Phraya e le suite del lussuoso hotel a cinque stelle. Il Location Manager Andrew Perry spiega che in dieci anni passati a lavorare a Bangkok, non aveva mai visto un film le cui riprese si svolgessero interamente lì. “Il traffico della città e le sue strade strette possono rappresentare un grandissimo problema per le grandi produzioni”.
“Una delle location di cui i Registi hanno fatto specificatamente richiesta è il Kao Luang Temple a Petchburi, a circa due ore a sud di Bangkok”, spiega Perry. “Questa location serviva per la scena in cui Fon porta Joe a un tempio. Il tempio si trova in fondo ad una caverna scavata in una montagna ed è pieno di statue di Buddha. La luce del sole penetra da un’apertura in alto rendendo la grotta bellissima”.
Le riprese sono state interrotte brevemente a causa di un evento che nessuno avrebbe potuto prevedere. A metà della produzione, infatti, un colpo di stato militare ha deposto il primo ministro tailandese, ha dissolto il Parlamento ed ha sospeso temporaneamente la costituzione del paese. Per fortuna si è trattato di un colpo di stato pacifico: non è stato esploso un solo proiettile e le riprese sono ricominciate il giorno successivo.
“I canali televisivi hanno interrotto le loro trasmissioni e la produzione si è fermata per una sera”, ricorda il Produttore Norm Golightly. “Ho visto alcuni carri armati nelle strade e per un attimo mi sono sentito come un sopravvissuto. Non potevamo sapere che fosse in programma un colpo di stato. E’ stato l’evento più inaspettato della mia vita, non solo di questo film, ma di qualsiasi altra pellicola in cui abbia mai lavorato”.
“E’ la prima volta che vieni a Bangkok?” —KONG
Per James Newport, Scenografo del film, lavorare in questa pellicola è stato un atto di amore nei confronti della capitale tailandese e della sua cultura. “La Tailandia è una seconda casa per me e ho sempre avuto voglia di mostrare la Bangkok moderna in un film. Bangkok spesso viene usata per sostituire altre città, ma la Bangkok di oggi è una città molto eccitante visivamente, e girare lì è stata una delle grandi sfide di questo progetto”, spiega Newport.
Trovare una casa per il protagonista del film ha dato a Newport l’opportunità di mescolare la vecchia e la nuova Tailandia. “I capi di Joe gli hanno trovato un posto che si trova fuori dalla città, in un luogo remoto”, spiega. “Alcuni elementi architettonici di questa città sono molto eccitanti, ma abbiamo preso spunto anche dalla Tailandia tradizionale e abbiamo mescolato assieme le due cose”.
Una delle scene più emozionanti di questo film è anche una delle più pittoresche ed è ambientata in una location unica della Tailandia: Il Mercato Galleggiante Damnoen Saduak. Si tratta di una scena complessa ed estremamente emozionante in cui Joe insegue la sua vittima lungo dei canali. “Ci abbiamo messo quasi una settimana per terminare le riprese di questa scena”, dice Danny Pang. “Questo mercato attrae masse enormi di persone, cosa che ha reso le riprese ancora più difficoltose. Ad ogni modo, i mercanti e i residenti dell’area ci hanno accolti con grande calore, perché hanno capito che questo film offre la possibilità di mostrare al mondo la bellezza e il fascino del loro stile di vita.
“In questa scena si svolge il famoso inseguimento a bordo delle tradizionali imbarcazioni di legno (raramente apparse in altri film) e di una motocicletta, guidata da Nic. Come è nostra consuetudine, ci siamo divisi i compiti a metà: io ho girato la scena della barca, mentre Oxide ha girato quella della motocicletta”.
“Il mercato galleggiante è spettacolare, è un luogo magico per una scena d’azione”, dice Sherak. “Il pubblico Occidentale non è abituato a vedere cose di questo genere, a meno che non si tratti di un set, noi non abbiamo cambiato nulla; le persone con i carretti sono reali così come le piccole imbarcazioni che si vedono, è proprio così che vivono i residenti”.
La fortezza di Surat cattura un altro aspetto della Tailandia, come nota Sherak. “Nella realtà l’edificio è una conceria. Puzzava terribilmente, ma pensavamo che fosse un posto perfetto per la scena. Mi piace molto la giustapposizione tra l’edificio trascurato e l’ufficio ordinato e pulito di Surat. Rappresenta il modo in cui egli vede sé stesso rispetto alle persone che lavorano per lui”.
Golightly è molto colpito dalle risorse che questo paese offre per il cinema. “In Tailandia non manca nulla in termini di produzione cinematografica. Le location sono assolutamente imbattibili. Questa è stata la migliore esperienza che abbia mai fatto lavorando in un film, devo ringraziare anche la truppe che ha dimostrato grande efficienza e talento. Sono stati tutti quanti meravigliosi”.
“Il dolore è la debolezza che lascia il corpo”. —JOE
Golightly osserva che l’azione e i personaggi che caratterizzano Bangkok Dangeous – Il codice dell’ Assassino lo rendono un film di grande intrattenimento, inoltre sono l’espediente per un sottotesto molto avvincente: “Il tema della redenzione e della possibilità di una seconda occasione permeano l’intero film”.
Oxide Pang paragona Bangkok Dangeous al Tom Yum Goong, un famoso piatto della cucina tailandese. “E’ molto speziato, qualche volta le persone ne hanno un certo timore, ma provano sempre una certa tentazione nei confronti di questo piatto. La prima volta che lo assaggi ti può capitare di averne paura, perché non sai quanto sarà piccante, ma poi avverti una serie di sapori: amaro, dolce, speziato. E’ proprio come il nostro film”.
Suo fratello Danny aggiunge, “Sappiamo che il responso del pubblico sarà al di fuori del nostro controllo una volta terminato il film, ma speriamo che dopo averlo visto e paragonandolo al primo film, la gente pensi che sia anche meglio”.
E’ ovvio, Joe non rappresenta certo un modello positivo nel senso tradizionale del termine, e a tal proposito la star Nicolas Cage suggerisce che la trasformazione del personaggio da killer a eroe possa essere di ispirazione per il pubblico. “Le persone cambiano”, ci tiene a sottolineare. “Alcuni non credono nel cambiamento, ma io la penso in modo diverso. Credo che le persone possano essere risvegliate, magari grazie ad un insegnante, a un’esperienza romantica o semplicemente a un evento banale: come quando scendendo da un aereo ci si rende conto di una particolare atmosfera che si avverte nell’aria”.
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