
Regista: Rawson Marshall Thurber
Titolo originale: We're the Millers
Durata: 110'
Genere: Commedia
Nazione: U.S.A.
Rapporto:
Anno: 2013
Uscita prevista: 12 Settembre 2013 (cinema)
Attori: Jennifer Aniston, Jason Sudeikis, Nick Offerman, Ed Helms, Emma Roberts, Molly C. Quinn, Thomas Lennon, Laura-Leigh
Sceneggiatura: Sean Anders, Bob Fisher, Dan Fybel, John Morris
Trama, Giudizi ed Opinioni per Come ti spaccio la famiglia (clic qui)...In questa pagina non c'è nemmeno la trama per non fare spoiler in nessun caso.
Titolo originale: We're the Millers
Durata: 110'
Genere: Commedia
Nazione: U.S.A.
Rapporto:
Anno: 2013
Uscita prevista: 12 Settembre 2013 (cinema)
Attori: Jennifer Aniston, Jason Sudeikis, Nick Offerman, Ed Helms, Emma Roberts, Molly C. Quinn, Thomas Lennon, Laura-Leigh
Sceneggiatura: Sean Anders, Bob Fisher, Dan Fybel, John Morris
Trama, Giudizi ed Opinioni per Come ti spaccio la famiglia (clic qui)...In questa pagina non c'è nemmeno la trama per non fare spoiler in nessun caso.
Fotografia: Barry Peterson
Montaggio: Mike Sale
Scenografia: Clayton Hartley,Shay Cunliffe
Produttore: Vincent Newman,Tucker Tooley,Happy Walters
Produttore esecutivo: David Heyman,J.C. Spink
Produzione: BenderSpink, New Line Cinema, Vincent Newman Entertainment
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Montaggio: Mike Sale
Scenografia: Clayton Hartley,Shay Cunliffe
Produttore: Vincent Newman,Tucker Tooley,Happy Walters
Produttore esecutivo: David Heyman,J.C. Spink
Produzione: BenderSpink, New Line Cinema, Vincent Newman Entertainment
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
La recensione di Dr. Film. di Come ti spaccio la famiglia
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Colonna sonora / Soundtrack di Come ti spaccio la famiglia
Potrebbe essere disponibile sotto, nei dati aggiuntivi (clic qui).
Voci / Doppiatori italiani:
Massimo De Ambrosis: David Clark
Eleonora De Angelis: Sarah 'rose' O'reilly
Veronica Puccio: Casey Mathis
Manuel Meli: Kenny Rossmore
Alessandro Quarta: Brad Gurdlinger
Andrea Lavagnino: Don Fitzgerald
Francesca Guadagno: Edie Fitzgerald
Gianluca Machelli: Todd
Diego Suarez: Pablo Chacon
Fabrizio Vidale: Rick Nathanson
Mauro Magliozzi: One Eye
Marco Mete: Poliziotto Messicano
Personaggi:
Jason Sudeikis: David Clark
Jennifer Aniston: Sarah 'rose' O'reilly
Emma Roberts: Casey Mathis
Will Poulter: Kenny Rossmore
Ed Helms: Brad Gurdlinger
Nick Offerman: Don Fitzgerald
Kathryn Hahn: Edie Fitzgerald
Molly Quinn: Melissa Fitzgerald
Ken Marino: Todd
Tomer Sisley: Pablo Chacon
Thomas Lennon: Rick Nathanson
Matthew Willig: One Eye
Mark L. Young: Scotty P.
Luis Guzmán: Poliziotto Messicano
Informazioni e curiosità su Come ti spaccio la famiglia
Note dalla produzione:LA PRODUZIONE
DAVID
Calmati. Andrà tutto bene.
ROSE
Certo, certo, in fondo stiamo solo smerciando
due tonnellate di marijuana attraverso un confine internazionale
a bordo di una roulotte.
Non vedo cosa potrebbe andare storto.
Cosa succede quando uno spacciatore, una spogliarellista, una ragazza in fuga e un imbranato vanno in Messico con un carico di marijuana? Ecco a voi i Miller, con il loro camper pieno zeppo d’erba, un “signore” della droga furibondo, una tarantola letale, la versione pornografica del gioco Pictionary ed una canzone improvvisata …
Il regista Rawson Marshall Thurber dice: “Questo film rappresenta una versione davvero brillante della nota commedia “on the road”, con un’intera famiglia che affronta un viaggio avventuroso, che incuriosisce, e questo è l’aspetto che mi è piaciuto di più in questa storia”.
Il filmmaker racconta l’antefatto che lega questo gruppo di outsider. “Un uomo bianco sui trent’anni che viaggia da solo a bordo di una Hyundai, per attraversare il confine, viene perquisito nove volte su dieci”, riflette. “Ma un camper gigantesco, con una famiglia americana in viaggio per festeggiare il 4 luglio… non può dare nell’occhio, giusto? ”
Questo piano apparentemente infallibile non si rivela poi così grandioso… e non solo a causa di tutte le leggi che verranno infrante e dei folli gangster che gli danno la caccia.
“David Clark è un piccolo spacciatore di erba, costretto a recuperare un’ enorme quantità di droga”, dice il produttore Chris Bender. “La sua soluzione per realizzare questa missione lo costringe ad affrontare il suo incubo maggiore: restare confinato in un luogo circoscritto con un gruppo di gente che non gli piace, anche se è stato proprio lui a convincere queste persone ad unirsi a lui e ad interpretare il ruolo di sua moglie e dei loro figli”.
Questa ‘antipatia’ cinematografica non potrebbe essere più lontana dalla realtà: i due protagonisti sono infatti due veterani della commedia, Jason Sudeikis e Jennifer Aniston, ed hanno già lavorato insieme varie volte.
“Quando abbiamo ultimato le riprese di Come ammazzare il capo e vivere felici” racconta Aniston, “volevamo trovare subito un altro progetto valido dove lavorare di nuovo insieme, magari un film intero e non solo qualche piccola scena. Jason è un amico, è simpaticissimo, e il copione era spiritoso quindi è stato facile accettare questa parte”.
Anche Sudeikis ha apprezzato l’umorismo e il cuore della storia. Afferma, “Il tema di fondo del film è quello della famiglia che non deve necessariamente essere quella in cui sei nato, ma quelli che scegli… anche se all’inizio il mio personaggio è spinto solo dalla convenienza e dalla disperazione”.
L’idea di Come ti spaccio la famiglia (We’re the Millers) è nata proprio al confine. Racconta lo scrittore Steve Faber: “Spesso mi recavo in macchina verso il Messico, per schiarirmi le idee, e al confine, vedevo sempre lo stesso tipo di ragazzo che veniva beccato dalla polizia: capelli lunghi, alla guida di un furgone, con i cani anti droga che gli abbaiavano contro. Pensavo: ‘Perché questi spacciatori non si ripuliscono? Dovrebbero invecchiarsi un po’, tagliarsi i capelli, noleggiare una roulotte e così riuscirebbero ad attraversare il confine con la droga, se è questa la loro intenzione. Non che approvi questo genere di attività, ovviamente”.
Lo scrittore Bob Fisher commenta: “Infatti, le roulotte con a bordo le famiglie di vacanzieri, passavano il confine senza essere controllare. Questo ha mi ha dato lo spunto per un film su un piccolo spacciatore che noleggia una roulotte e recluta una famiglia fasulla per riuscire a trasportare una gran quantità di marijuana oltre la frontiera”.
Gli sceneggiatori Sean Anders e John Morris hanno quindi sviluppato questa idea iniziale. “Ci stuzzicava l’idea di quattro sbandati che senza volere, diventano una famiglia. Gridano e litigano fra loro, ma in realtà non desiderano altri che stare insieme: secondo noi era la situazione perfetta per una commedia".
“Penso che gli scrittori abbiano fatto un ottimo lavoro, creando i Miller e i bellissimi personaggi che li circondano nella loro divertente e frenetica avventura”, conclude Thurber sorridendo.
DAVID
Questo è miglior figlio, Kenny Miller, e lei è la mia bella figlia…
Casey, Casey Miller, si. E io sono David Miller.
Siamo la famiglia Miller.
David Clark inizialmente è un simpatico spacciatore di marijuana del quartiere, che lavora con i suoi clienti regolari di Denver, nel Colorado. “Riceve telefonate o SMS con le richieste dei suoi clienti, non è il tipo che smercia la droga all’angolo della strada”, spiega Sudeikis. “Vende la roba a cuochi, uomini d’affari, casalinghe, madri di famiglia… una clientela diversa rispetto a quella a cui è di solito associata la marijuana… perché spesso la gente non sa chi è che fuma la marijuana”.
L’attore osserva che questo stile di vita, anche se non è quello a cui molti aspirano, in realtà è adatto a David. “Gli piace fare questa vita; paga l’affitto, è padrone di se stesso, organizza le proprie giornate e va avanti inosservato”.
Tutto questo cambia quando David assiste ad una gang che sta cercando di rubare lo smartphone di una giovane punkabbestia. Ma poiché, come si suol dire, “nessuna buon azione resta impunita”, David stesso viene derubato. Senza più soldi né droga, è solo una questione di tempo prima che il suo fornitore gli dia un ultimatum, facendogli una proposta che David non può rifiutare.
Costretto a recarsi verso il sud del Paese per recuperare un “piccolo” carico di erba in cambio di 100.000 dollari e della sua stessa vita, David, per riuscire a farla franca, si inventa una famiglia al seguito. Dice Sudeikis: “Pensa che una famiglia in vacanza abbia maggiori possibilità di passare inosservata. Ma per prima cosa gli serve una famiglia finta!”
Il rapporto di David con la donna che reciterà la parte di sua moglie è piuttosto difficile fin dall’inizio, ancor prima che lui concepisca il suo folle piano. All’inizio del film, lui e Rose O’Reilly, sua vicina di casa nonché spogliarellista, si scambiano battute velenose proprio nell’atrio del loro palazzo, mettendo in chiaro che non sono mai stati amici. Thurber dice che questo non è certo il caso di Sudeikis e Jennifer Aniston.
“Nessun regista è in grado di creare l’alchimia fra due attori”, osserva il regista. “Di solito incrocia le dita e spera che l’intesa nasca spontaneamente: in questo caso siamo stati davvero fortunati. Già durante le prime settimane abbiamo girato i faccia a faccia fra Jen e Jason, e il modo in cui recitavano insieme era davvero divertente e affascinante. Si sono presi esattamente come speravamo”.
Aniston conferma: “Jason è bravissimo nell’improvvisazione, magistrale. Abbiamo creato dei battibecchi indimenticabili”.
Thurber ha incoraggiato il cast ad essere creativo, e Aniston si è molto divertita. “Mi piace lavorare con un regista che sa mettersi da parte per lasciarci fare il nostro lavoro, facendoci divertire. Rawson si fidava del modo in cui lavoriamo, ci ha lasciato lo spazio per trovare il giusto equilibrio fra la realtà e la demenzialità, e per me è stato fantastico dare vita a questa folle realtà”.
Rose accetta con riluttanza la proposta di David di “diventare sua moglie” ma praticamente non ha scelta. “All’inizio non vuole far parte di questo progetto perché anche se è una spogliarellista, ha una morale, ha dei limiti e non vuole infrangere la legge”, spiega Aniston. “Ma al suo lavoro le cose stanno cambiando, lei non vuole adeguarsi, e non ha più un soldo. David le offre un bel guadagno, quindi Rose pensa di non poter fare altro che accettare”.
“È il tipo di donna che ha avuto brutte esperienza con gli uomini, che si è fidata delle persone sbagliate, è stata sfruttata, e che ha iniziato a spogliarsi perché non aveva altre possibilità”, osserva Bender. “La proposta di David è leggermente più allettante di quel che sarebbe costretta a fare se non la accettasse, e anche se a malincuore, si convince… e in fondo, poi, si tratta solo di un weekend”.
Ma una moglie non basta. Una vera famiglia richiede dei figli. E il figlio finto di David e Rose, per questo weekend, sarà il loro vicino di casa Kenny Rossmore, interpretato dal giovane attore inglese Will Poulter che veste i panni di questo adolescente introverso, cresciuto da solo, che vive nello stesso edificio insieme ad una madre assente.
Poulter racconta: “Rawson definisce Kenny “un adorabile scemo”. David prova pena per lui ma anche un senso di frustrazione. Dal punto di vista sociale Kenny è una persona inutile: non sa come interagire con gli altri esseri umani. Tuttavia, chissà perché, sente di poter parlare con David, che gli sembra un tipo fico visto che vende droga. Credo che stia cercando una figura maschile nella sua vita, diversa da quella degli uomini che porta in casa sua madre… ossia, quando la madre ritorna a casa...
Non sembra però accorgersi che David preferirebbe mangiare vespe piuttosto che trascorrere una serata con lui, quindi questo viaggio diventa l’occasione perfetta per uscire e far parte di questa improbabile famiglia del Midwest che in realtà, è composta da elementi incompatibili che non si sopportano fra loro”.
“Kenny è un diciottenne vergine che considera lo spacciatore di zona una specie di figura paterna, e in un certo senso rappresenta il cuore del film”, osserva Thurber. “Will lo interpreta dosando bene dolcezza, intelligenza ed ingenuità”.
La ragazza punkabbestia coperta di piercing, Casey Mathis è interpretata da Emma Roberts, e completa il quadretto della famiglia Miller, nel ruolo della figlia che David non ha mai desiderato. David sa che Casey è praticamente senza casa, e lei sa di potergli spillare dei quattrini. Quindi trovano un accordo per fare il viaggio insieme.
Roberts spiega che il suo personaggio “è una donna in fuga, una monella, una ribelle sempre in cerca di soldi. I quattro Miller non potrebbero essere più diversi fra loro. Ognuno di loro è amabile e stravagante a modo suo, e tutti insieme formano un gruppo molto buffo. In fondo non sono lontani da una famiglia vera”, conclude ridendo.
Sul set Roberts era spesso impegnata al telefono o su twitter, oppure controllava la posta elettronica. Ha persino voluto che il finto telefonino che doveva usare nel film fosse simile a quello vero, così quando non era inquadrata in primo piano, poteva utilizzare il suo.
“Emma Roberts è molto perspicace”, sorride Thurber, e aggiunge: “Non capisco se si rende conto di essere così buffa. Non ha filtri, dice tutto quello che le passa per la mente, e spesso è davvero divertente. È fantastica”.
Bender adora il modo in cui i “genitori” e i “ragazzi” hanno interagito a livello “familiare” specialmente quando Sudeikis ha recitato il momento in cui è esasperato da Kenny e Casey. “La sua performance ricorda le tipiche sfuriate di un padre che non ne può più dei suoi figli e che perde la pazienza, anche se nel film David non è il loro vero padre. È stato divertente assistere al modo in cui l’attore interpreta quel livello di intolleranza che tutti noi possiamo facilmente comprendere”.
La missione dei Miller viene assegnata da Brad Gurdlinger, una figura importante nel mercato della droga di Denver e dintorni. Un tempo lui e David erano compagni di college e vendevano il fumo insieme nella loro stanza. Ma in seguito la loro amicizia è cambiata: Brad è diventato l’eccentrico fornitore di David ma non gli importa nulla del suo ex amico.
Thurber spiega: “Brad è un personaggio esagerato e bizzarro. Abbiamo pensato molto a chi potesse interpretarlo e volevamo mirare alto. Non avremmo potuto trovare nessuno migliore di Ed Helms”.
Helms ha accettato questo piccolo ma significativo ruolo e per la gioia dei filmmaker, ha regalato la sua dose di stravaganza alla parte. “Brad Gurdlinger è un trafficante di droga, un figlio di papà che ha una vera e propria ossessione per le orche. È un personaggio strano e divertente da recitare”, dice Helms. “È allegro, ama la vita, ma in realtà è un sociopatico, ed è stato interessante esplorare questa combinazione”.
Durante il viaggio i Miller incontrano un gruppo di fanatici dei camper: i Fitzgerald. Dice Thurber: “I Fitzgerald sono persone brave e oneste, rappresentano la famiglia allegra e amabile che tutti vorremmo avere, che contrasta parecchio con i Miller che non sono una famiglia, non si piacciono e non sono particolarmente né bravi né onesti”.
I Fitzgerald si innamorano all’istante dei Miller ma questi non riescono a tollerare la sdolcinata gentilezza dei loro nuovi amici.
Il patriarca della famiglia Fitzgerald, Don, è interpretato da Nick Offerman.
“Anche quando legge quello che c’è scritto su una scatola di cereali, Nick Offerman ti fa morire dal ridere”, dichiara Thurber. “C’è qualcosa nel timbro della sua voce, o sarà forse il suo muso da bulldog… Starei a guardarlo per ore, talmente è bravo”.
Offerman dice: “I Fitzgerald sono così carini che vorresti prenderli a schiaffi. Ti uccidono con la loro gentilezza. Sono i tipi di persone alle quali devi dire per forza di sì”. Sono felici all’idea di aver conosciuto i Miller, di aver trovato dei compagni di viaggio con la roulotte che hanno bisogno del loro aiuto. Osserva Offerman: “Siamo contenti di incontrare un’altra famiglia in vacanza con la roulotte. Il nostro sogno è proprio quello di incontrare persone da aiutare, di portarle al campeggio, di coccolarle e rimpinzarle di biscotti e marshmallow e di cantare con loro intorno al fuoco, e giocare a Pictionary. Non ci sembra vero di poter passare la festa del 4 luglio in loro compagnia”.
Il noto attore comico si è divertito nella parte. “La cosa più difficile in questo film è stato cercare di restare seri. Le scene erano spassose, la maggior parte del tempo ho girato insieme a Jason, Jen e Kathryn, e tutti e tre mi facevano davvero sbellicare dalle risate”.
Kathryn Hahn interpreta Edie Fitzgerald, la moglie di Don, una donna piena di premure ed effusioni. “Conosco bene questo genere di persone”, afferma. “Ho avuto vari zii che sapevano organizzare una fantastica merenda in un parco avendo a disposizione solo patatine, briciole di Ritz e un po’ di carne”.
Hahn definisce la sua famiglia del film “patriottica, onesta, timorata di Dio. Incarna tutti i più nobili valori familiari”.
Dice Bender: “Kathryn ha una energia straordinaria, che funziona benissimo in questa parte: è genuinamente entusiasta della vita e delle nuove conoscenze. La sua personalità si adatta perfettamente al personaggio di Edie”.
Molly Quinn interpreta Melissa Fitzgerald, la figlia adolescente di Don Edie, una ragazza inibita e sprovveduta quanto Kenny. “Melissa è dolce ed innocente, e sogna l’amore, ma non un amore qualsiasi: l’amore romantico, mistico, quello che si legge nei libri e nei videogiochi”, spiega Quinn. “Quando incontra Kenny, resta subito colpita e pensa: ‘Ecco, ho trovato il mio Legolas!’”
Come ti spaccio la famiglia (We’re the Millers) presenta inoltre Tomer Sisley nel ruolo del trafficante rivale e Matthew Willig in quello del suo scagnozzo, One-Eye. Nel film compaiono anche volti familiari nei ruoli cameo. “Ci sono Luis Guzmán, Tom Lennon, Ken Marino”, dice Thurber. “In ogni scena abbiamo voluto qualcuno che fosse un autentico maestro della commedia”. Ovviamente il regista ne ha pagato il prezzo, e afferma: “All’inizio del film ero estremamente professionale, e mantenevo una certa compostezza. Ma dopo tre settimane ridevo ogni volta che qualcuno girava una scena. Non riuscivo a trattenermi".
DAVID
Vai a comprarti dei vestiti nuovi. Quel tipo di roba che indossano i ragazzi che sono amati dai propri genitori, non queste schifezze.
Per trasformare questo gruppo di sbandati nei Miller, la costumista Shay Cunliffe si è consultata con il regista Thurber, che aveva un’idea molto chiara dell’aspetto di ognuno dei protagonisti.
“Qualsiasi attore sa quanto il personaggio che interpreta sia legato anche a quel che indossa, è un aspetto molto importante”, afferma Thurber. “Shay è fantastica. La sua prospettiva è sempre quella del personaggio e desidera che un attore si senta a proprio agio, sia che indossi dei pantaloncini , una giacca jeans o una visiera; tutto va bene purché in quel momento gli attori riescano ad immedesimarsi nel loro personaggio”.
Dice Cunliffe: “Per Jason Sudeikis - David Miller volevamo un look tipicamente americano, che nel copione è descritto molto bene. Ma era anche importante che non ci spingessimo oltre per non renderlo ridicolo; doveva incarnare il classico padre americano, appartenente al ceto medio, ma senza farne una parodia”.
La costumista si è goduta la trasformazione di Jennifer Aniston da spogliarellista a madre di famiglia e ha lavorato al fianco degli stilisti dell’attrice.
“È stata una collaborazione divertente, in cui ci siamo scambiati varie idee. Ero d’accordo con Aniston che il suo aspetto dovesse diventare quello della classica mamma americana, che indossa vestiti comodi e scarpe da ginnastica”.
All’inizio del film, quando Rose lavora come spogliarellista, è sempre circondata dalle colleghe del club in cui lavora. Cunliffe ha trovato il loro look a Wilmington, nel Nord Carolina. “Avevo già fatto shopping da quelle parti, specialmente per i costumi delle pole dancer”, racconta ridendo. “Ho visitato i negozi dei danzatori professionisti a Wilmington e i commessi mi hanno dato molti consigli sull’altezza delle scarpe con la zeppa. Mi sono fatta una cultura”.
Uno dei personaggi preferiti di Cunliffe è Casey, interpretata da Emma Roberts. “Ci siamo molto divertiti a trasformarla da ragazza di strada “grunge” a dolce figlia adolescente”, racconta la stilista.
Roberts la pensa allo stesso modo. “È stato eccitante lavorare a questa trasformazione, sia per i vestiti che per il trucco”, spiega l’attrice. “Casey doveva apparire femminile sia quando porta i capelli corti, sia quando indossa le extension “rasta” con le meche, la frangia e gli occhi truccati di nero, nascondendosi dietro un look punk rock”.
Per i Fitzgerald, Cunliffe dice che sia Nick Offerman che Kathryn Hahn erano felici di avere un aspetto strano. “Kathryn ci ha portato un album di foto di famiglia dicendo: ‘Vorrei un paio di shorts che non mi stanno bene ma che sono sexy’”. La Cunliffe le ha dato una visiera e racconta: “Quando l’ha indossata non se l’è tolta più, l’ha voluta anche nelle scene ambientate di notte”.
Per Don Fitzgerald, Cunliffe racconta: “Abbiamo scelto per Nick dei pantaloni jeans scoloriti e informi ma ci siamo divertiti soprattutto a fornirgli il marsupio, gli occhiali e gli accessori vari”.
Rispetto a Brad Gurdlinger (Ed Helms), Cunliffe spiega: “Lui è il personaggio più esagerato di tutti, quindi abbiamo deciso che non avrebbe mai indossato lo stesso abito due volte di seguito. È un narcisista ed un playboy che ci tiene ad essere sempre in tiro. In una scena è un uomo d’affari, in un’altra un artista trendy con indosso una canottiera e una sciarpa intorno al collo. È sempre pronto per ogni occasione”.
Cunliffe rivela che Brad è pieno di accessori che non sono visibili sullo schermo. “Ci sono tanti dettagli che non si vedono. Ad esempio tutto ciò che indossa porta le iniziali del suo nome, persino il costume con cui fa il bagno e i gemelli delle sue camice. Il suo narcisismo va oltre quel che la cinepresa può catturare”.
Un personaggio il cui look non cambia mai invece è Kenny. Sia che incarni Kenny Rossmore o Kenny Miller, indossa solo pantaloni di cotone leggero, lunghi o corti, e camice fantascientifici. Ma forse l’articolo più significativo che indossa nel film non è un vestito bensì una protesi.
“È stato interessante…” azzarda. “Ricordo di aver letto nel copione che si trattava di un testicolo delle dimensioni di un ananas, e di aver pensato: “Ma come sanno che ho un testicolo simile? È forse sulla pagina imdb?’ Devo ammettere che è stata una scena divertente da girare. Un po’ freddo, non dico di no, e orribile da vedere. Quando ho visto le reazioni di Jason, Jen e Emma, ho capito che gli faceva impressione: non riuscivano a non guardarlo. A quel punto non vedevo l’ora di terminare la scena e di rimettermi i pantaloni”.
KENNY
E così ora diventerai un trafficante ancora più grande?
DAVID
Uno spacciatore, Kenny. C’è una differenza.
Come ti spaccio la famiglia (We’re the Millers) è ambientato a Denver e in Messico, e sulla strada che unisce questi due posti. Tuttavia la produzione ha avuto luogo a Wilmington, nel nord Carolina, a Santa Fe e nella periferia di Albuquerque, Nuovo Messico. Thurber dice: “Per qualche mese siamo stati a Wilmington, un posto che mi è piaciuto molto. La troupe era eccezionale, abbiamo fatto quasi tutto lì prima di spostarci a Santa Fe per girare i paesaggi del Nuovo Messico”.
Nonostante una forte bufera di vento che si è abbattuta sul posto il primo giorno che eravamo a Wilmington, e i temporali occasionali, Chris Bender spiega che il clima del Nord Carolina può essere mite ma anche molto caldo.
Definisce la città “estremamente autentica. Sembrava di essere davvero in viaggio perché oltre quello che abbiamo creato nei teatri di posa, abbiamo girato varie immagini della città di Wilmington: l’appartamento di David, gli esterni di “Denver” e la scena dell’inseguimento. Ad ogni angolo trovavamo un posto che avremmo potuto utilizzare. Wilmington è stata grande nei panni di Denver”.
Il Nuovo Messico è stato fantastico. Dice Bender: “Offre alcuni dei paesaggi più spettacolari degli Stati Uniti. I suoi esterni danno veramente l’idea di un grande viaggio ‘on the road’”.
Fra gli interni del film più degni di nota c’è l’ufficio del trafficante Brad Gurdlinger, situato in un grattacielo di Denver. A proposito del regno del suo personaggio, Ed Helms afferma: “Brad è arrogante e presuntuoso e ha arredato il suo ufficio con un gusto moderno, dai freddi toni grigi e metallici, quasi intimidatori”.
I filmmaker, insieme allo scenografo Clayton Hartley, hanno pensato che la stanza dovesse riflettere anche l’antipatia del personaggio, e la sua strana ossessione nei confronti delle orche. Per questo motivo una parte del set dell’ufficio di Brad ha richiesto uno schermo verde ed effetti visivi durante la post produzione. “La sua scrivania è circondata da un’enorme vasca d’acqua che contiene un’orca, il suo “cucciolo” che nuota tranquillamente alle sue spalle! Mi sembrava un’ottima idea quella di un uomo ricco e deplorevole che compra una balena da esibire all’interno di un grande acquario nel suo ufficio”, osserva Helms.
L’acquario è solo uno degli elementi che caratterizzano Brad; Thurber ha voluto un altro simbolo inanimato che riflette il feticismo del suo personaggio.
“Ad un certo punto, durante la pre-produzione, stavo navigando su internet quando ho visto per caso il Whaletone, un pianoforte digitale a forma di orca assassina. Sono rimasto folgorato: sarebbe stato perfetto per Brad. Ho scritto a Clayton una email e i produttori erano tutti molto eccitati all’idea. Poi abbiamo scoperto che ne esisteva solo uno al mondo, in quel momento, e che si trovava in Polonia. Allora ce lo siamo fatti spedire via mare a Wilmington, per completare l’arredamento dell’ufficio di Brad”.
Ogni volta che Brad appare nel film, i filmmaker volevano che facesse qualcosa di strano e inaspettato quindi oltre alla vera orca e al pianoforte Whaletone, c’è una scena del copione in cui Brad crea una scultura di ghiaccio a forma di orca. Hartley ha trovato uno dei migliori scultori di ghiaccio degli Stati Uniti, lo ha invitato e la troupe ha costruito un congelatore in cui conservare un blocco di ghiaccio lungo sei metri. Lo scultore ha quindi modellato il ghiaccio e il giorno della ripresa ha insegnato a Helms a lavorare il ghiaccio con una motosega, per dare l’impressione che fosse lui a scolpire.
Ovviamente il pezzo forte del film è un sofisticato veicolo di lusso, ultra accessoriato: una roulotte Coachmen Encounter Class A, costruita su un telaio Ford di 10 tonnellate con cerchioni in alluminio di 57 centimetri. Ma nonostante le sue proporzioni generose, Hartley e il direttore della fotografia Barry Peterson hanno lavorato insieme per mettere a punto un piano che ha consentito a Thurber di ottenere tutto ciò di cui avevano bisogno. Sono state utilizzate due roulotte oltre ad una terza, più piccola, per i Fitzgerald, e i loro interni sono stati costruiti sui set, con pareti mobili e pannelli frontali per gestire nel modo migliore la maggior parte delle riprese all’interno. I set sono stati quindi posti su basi mobili per simulare la guida.
Osserva Bender: “Le roulotte che vediamo correre sulla strada sono vere. Una di loro è stata usate anche per gli stunt, quando si schianta contro le porte di un garage o sbanda sull’autostrada”. Per fortuna quest’ultimo stunt è stato realizzato con una sola ripresa. “Mi sono spaventato moltissimo perché sembrava davvero che si stesse rovesciando”.
Peterson, che ha girato con il sistema ARRIRAW, racconta: “Il camper era un’idea abbastanza scoraggiante all’inizio, per via delle numerose riprese da effettuare all’interno di uno spazio circoscritto. Ma alla fine abbiamo avuto abbastanza respiro con le riprese dei paesaggi e dei panorami dall’elicottero, che danno una sensazione di vastità e trasportano il pubblico in un’avventura ricca d’azione e di comicità. Quando abbiamo saputo che Clayton stava costruendo un set su una base mobile in grado di oscillare in avanti e indietro, ci siamo resi conto che avremmo potuto realizzare riprese interessanti dal punto di vista delle luci e delle angolazioni. Rawson ha uno spiccato senso visivo che ci ha consentito di giocare con il film dal punto di vista stilistico e fotografico”.
Il confine fra Stati Uniti e Messico è stato riprodotto su un’autostrada che la produzione ha chiuso al traffico per circa 3 settimane, e la situazione era talmente realistica che un giorno una donna si è accostata, è uscita dalla macchina e ha iniziato a piangere perché credeva di essersi persa e di essere arrivata fino in Messico!
Bender racconta invece un altro episodio legato alla chiusura dell’autostrada. “Stavamo girando a Wilmington la scena in cui Kenny viene morso da un ragno, e abbiamo dovuto bloccare il traffico per qualche ora. Poiché la polizia stava fermando le macchine, ad un certo punto un uomo, che presumibilmente era un vero spacciatore, pensando che fosse un posto di blocco, è entrato nel panico, ha gettato via una borsa con la droga e ha iniziato a scappare, ma la polizia l’ha acciuffato. Mi piace l’idea che Come ti spaccio la famiglia (We’re the Millers) sia un film sulla droga contro la droga. Abbiamo contribuito alla lotta contro la criminalità”, scherza.
DAVID
Bravo Miller! Ora siamo tutti ufficialmente spacciatori di droga!
Mettilo pure sul curriculum!
Che ne dite di un po’ di musica per festeggiare?
In un viaggio familiare non possono mancare i cori in macchina! Thurber osserva: “Volevamo rappresentare quei momenti tipici di una famiglia in viaggio, quando il padre si arrabbia mentre guida, perché i ragazzi, seduti sul retro, litigano, oppure quando tutti iniziano a cantare un brano alla radio”.
Il regista spiega che è stato Sudeikis a suggerire il motivo che i protagonisti cantano nel film e cioè una vecchia canzone delle TLC, “Waterfalls”, ed elogia Poulter per averla resa così bene. “Will è un esperto di rap, conosce tutte le rime, quindi abbiamo pensato che sarebbe stato divertente se Kenny avesse cantato il rap della cantante Left Eye, e infatti è stato fantastico”.
Sudeikis concorda. “Non credo che quella scena potrebbe esistere senza la passione e l’abilità di Will nel fare rap. Saprebbe fare anche pezzi più complicati di ‘Waterfalls’, ma per me quello è stato già abbastanza difficile”.
Sudeikis ha dovuto anche imparare a guidare un camper e sia lui che Offerman hanno preso lezioni per manovrare i veicoli, o perlomeno per riuscire a simulare perfettamente la guida. Rivela Sudeikis: “Nei miei sogni ho trascorso un sacco di tempo su un pullman, fingendo di essere una rock star. Ho viaggiato spesso nei van per le tournée degli spettacoli. Non avevo mai fatto una vacanza “familiare” di questo tipo, ma penso che se devi trasportare una tonnellata di erba, hai bisogno di un camper da una tonnellata”.
Fortunatamente si è sottoposto ad un “allenamento” particolare, adatto al modo di guidare richiesto dal film. “Ho giocato molto con i videogame guidando autobus nel Grand Theft Auto, travolgendo le automobili della polizia, le prostitute e cose del genere, e penso che le leggi della fisica siano più o meno le stesse”, scherza. “Ma non avrei mai voluto guidare a Manhattan a bordo di quel veicolo”.
Anche Aniston, che è cresciuta a New York City, non aveva alcuna esperienza di camper. “Al massimo siamo stati a Central Park o alla Paramus Mall nel New Jersey”, spiega. “Però ho sempre desiderato fare un viaggio in camper. Mi piacerebbe andare in California, visitare la costa e i vigneti, facendo tappa nelle più belle spiagge della zona”.
Thurber si è molto divertito a girare “on the road”. “Quando si fa una commedia, non si sa mai come reagirà il pubblico, ma penso che siamo riusciti a realizzare la quintessenza della commedia su una finta famiglia in viaggio per smerciare droga”, afferma scherzando.
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