
Regista: Kevin Greutert
Titolo originale: Saw 3d
Durata: 90'
Genere: Horror
Nazione: U.S.A.
Rapporto:
Anno: 2010
Uscita prevista: 17 Novembre 2010 (cinema)
Attori: Tobin Bell, Cary Elwes, Costas Mandylor, Betsy Russell, Sean Patrick Flanery, Gina Holden, Rebecca Marshall, James Van Patten
Sceneggiatura: Marcus Dunstan, Patrick Melton
Trama, Giudizi ed Opinioni per Saw 3D (clic qui)...In questa pagina non c'è nemmeno la trama per non fare spoiler in nessun caso.
Titolo originale: Saw 3d
Durata: 90'
Genere: Horror
Nazione: U.S.A.
Rapporto:
Anno: 2010
Uscita prevista: 17 Novembre 2010 (cinema)
Attori: Tobin Bell, Cary Elwes, Costas Mandylor, Betsy Russell, Sean Patrick Flanery, Gina Holden, Rebecca Marshall, James Van Patten
Sceneggiatura: Marcus Dunstan, Patrick Melton
Trama, Giudizi ed Opinioni per Saw 3D (clic qui)...In questa pagina non c'è nemmeno la trama per non fare spoiler in nessun caso.
Fotografia: Brian Gedge
Montaggio: Andrew Coutts
Musiche: Charlie Clouser
Scenografia: Anthony A. Ianni
Costumi: Alex Kavanagh
Produttore: Gregg Hoffman,Oren Koules,Mark Burg
Produttore esecutivo: Daniel Jason Heffner,Peter Block,Jason Constantine,James Wan,
Produzione: A Bigger Boat, Serendipity Productions, Twisted Pictures
Distribuzione: Moviemax Italia
Montaggio: Andrew Coutts
Musiche: Charlie Clouser
Scenografia: Anthony A. Ianni
Costumi: Alex Kavanagh
Produttore: Gregg Hoffman,Oren Koules,Mark Burg
Produttore esecutivo: Daniel Jason Heffner,Peter Block,Jason Constantine,James Wan,
Produzione: A Bigger Boat, Serendipity Productions, Twisted Pictures
Distribuzione: Moviemax Italia
La recensione di Dr. Film. di Saw 3D
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Colonna sonora / Soundtrack di Saw 3D
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Voci / Doppiatori italiani:
Alessandro Rossi: John Kramer / Jigsaw
Francesco Pannofino: Mark Hoffman
Emanuela Rossi: Jill Tuck
Christian Iansante: Bobby Dagen
Luigi Ferraro: Cale
Fabrizio Vidale: Matt Gibson
Selvaggia Quattrini: Joyce Dagen
Gianfranco Miranda: Rogers
Informazioni e curiosità su Saw 3D
Altri film della saga di Saw:Saw - L'enigmista
Saw II - La soluzione dell'enigma
Saw III - L'enigma senza fine
Saw IV
Saw V
Saw VI
Saw 3D
Saw: Legacy
Note dalla produzione:
Sette anni dopo la prima comparsa dell’Enigmista, gli ultimi pezzi del suo puzzle verranno finalmente messi al loro posto in SAW 3D, l’ultimo film della serie. SAW 3D è il primo film ad essere stato girato interamente con l’innovativo sistema SI-3D, che permette di girare riprese estremamente ravvicinate e con uno stile molto dinamico (una delle caratteristiche peculiari di SAW). Saw 3D contiene più trappole rispetto a qualsiasi altro film della serie: ben undici. E risponde anche ad una questione lasciata in sospeso in SAW: cosa è accaduto al Dr. Gordon, che avevamo visto strisciare via (privo di un piede), dalla stanza degli orrori dell’Enigmista?
Il regista di SAW 3D, Kevin Greutert, ha fatto parte del gruppo di lavoro sin dall’inizio, ha infatti montato i primi cinque episodi della serie, prima di passare dietro alla macchina da presa in SAW VI. Greutert ritiene che parte del fascino esercitato dalla saga dipenda dall’approccio narrativo utilizzato, che si discosta da quella che generalmente è la norma in uso nella sfera del genere horror. “Nella maggior parte dei film slasher le vittime ci vengono presentate e, subito dopo, vengono uccise una alla volta, ma a parte ciò, non accade molto di più. SAW è molto diverso. La trama è decisamente intricata. Abbiamo sempre almeno tre trame che seguono altrettanti personaggi, e sono tutte legate tra di loro nel corso del film; e se si osservano tutti e sette i film nel loro insieme, la trama appare ancora più ricca. Sono tutti pieni di idee geniali: ci vuole molto talento per la creazione di questi film. Credo che i film abbiano avuto un’evoluzione, e ognuno di loro è unico e differente dall’altro”.
Il Produttore Oren Koules spiega come, nella creazione di tutti i sequel, i filmmaker abbiano sempre tenuto in grande considerazione tanto i fan più agguerriti della saga quanto gli spettatori casuali. “Abbiamo usato un approccio ambivalente per ogni film della saga di SAW. Vogliamo essere certi di prenderci cura dei nostri fan più leali, che vengono a vedere ogni singolo episodio, che vivono e si nutrono dei nostri film. Passiamo centinaia di ore a domandarci, ‘Se muore qualcuno, che effetto può avere sui film precedenti? E quale effetto potrà avere nei prossimi film?’. Ma, allo stesso tempo, vogliamo anche essere certi che se anche coloro che non avessero mai visto un solo film della saga decidessero di andare a vedere, ad esempio, SAW IV, escano dalla sala pensando che è un film straordinario, dall’inizio alla fine”.
Il Produttore Mark Burg sottolinea un altro fattore chiave della longevità di SAW: l’attore Tobin Bell, che ha interpretato l’Enigmista, alias John Kramer, nel corso di tutta la serie. “Il contributo di Tobin è enorme. In SAW resta sdraiato senza muovere un dito, su un pavimento di cemento, fingendo di essere morto, per quasi tutto il film; ora scrive lui molti dei suoi dialoghi. Lui è il personaggio. E’ lui il pilastro su cui poggia il successo di SAW”.
Senza alcun dubbio, l’Enigmista, interpretato da Bell, è diventato uno dei personaggi più indelebili dei film horror dei nostri tempi, e per la sua interpretazione in questo ruolo l’attore ha ricevuto grandi elogi da parte della critica. In un saggio sui film horror contemporanei, del 7 settembre del 2007, apparso su L.A. Weekly, il critico Luke Thomson ha scritto, “La performance di Tobin Bell nel ruolo dell’Enigmista è una meraviglia; è il miglior antieroe horror del ‘mondo reale’, da quando Anthony Hopkins ha interpretato Hannibal Lecter”.
Bell descrive il ruolo come un’avventura creativa molto ripagante. “Non succede spesso di avere l’opportunità di interpretare lo stesso personaggio in sette film, è stato fantastico”, afferma. “Come villain di un horror credo sia stato un personaggio molto più ricco di tanti altri, e ciò dipende dal concetto che gli sceneggiatori hanno posto alla base delle sue azioni. John Kramer parla di cose che tutti noi pensiamo: il fatto di dover apprezzare i doni che riceviamo dalla vita; come qualche volta le persone arrivino a calpestare i propri amici pur di ottenere quello che vogliono. Non interpreto mai questo personaggio come se pensasse di essere il cattivo, perché non è affatto così che si vede”.
La serie di SAW è una saga, ovviamente. SAW, diretto da James Wan, scritto da Leigh Whannell e tratto da una storia di Wan e Whannell, è stato proiettato in anteprima mondiale in occasione del Sundance Film Festival del 2004, nell’ambito del popolare programma, intitolato “Park City at Midnight”. Il Direttore del Festival, Geoffrey Gilmore, responsabile della programmazione di questo evento annuale, ricorda quanto sia rimasto colpito di fronte al grande controllo dimostrato da questi filmmaker alla loro prima esperienza, sia in termini di forma che di tematiche. “SAW riusciva a catturare il pubblico sin dalla prima inquadratura; era audace, era costruito in modo intelligente, terrificante e senza mezzi termini”, afferma. “Ma ciò che contraddistingueva SAW era la sua serietà morale. Questo film non aveva come unico obbiettivo quello di spaventarti, voleva farti riflettere su quello che saresti arrivato a fare pur di rimanere vivo. Nel mondo di oggi, non è una cosa banale su cui riflettere, sia come individuo che come membro della società”.
Col proseguire della saga di SAW, i film sono penetrati sempre più a fondo nelle convinzioni dell’Enigmista, nella sua visione del mondo. Secondo quanto afferma Whannell, uno dei creatori della serie, nonché sceneggiatore di SAW, SAW II e SAW III, “Il cancro da cui è affetto l’Enigmista lo ha portato a riflettere su cosa significhi essere vivo e quanto si possa essere vicini alla morte in ogni istante. Il problema, però, è che lui non è certo una di quelle persone che si dicono ‘carpe diem’, e poi vanno a fare un viaggio in Europa. Il concetto del valore della vita diventa il punto di partenza per iniziare ad analizzare le scelte morali fatte da altri individui. L’Enigmista continua costantemente a rivangare tali questioni, che diventano l’obbiettivo dei suoi giochi; e per quanto contorti siano, la sua intenzione è quella di aiutare le persone. L’Enigmista è un personaggio diviso tra la sua inclinazione filosofica e la sua malata interpretazione del concetto di altruismo; e mi piace pensare al lui come ad una figura unica, all’interno dell’universo dei film di genere horror”.
La franchise di SAW ha fatto parte di un’ondata di film horror paragonabile a quella del cinema horror indipendente degli anni ‘70, un parallelo sottolineato anche da una retrospettiva realizzata presso il Museum of the Moving Image di New York, nell’estate del 2007, intitolata “It’s Only a Movie: Horror Films from the 1970s and Today”. Questa retrospettiva ha tracciato una linea di continuità tra film come L’ULTIMA CASA A SINISTRA (1972) di Wes Craven e NON APRITE QUELLA PORTA (1974) di Tobe Hooper – che hanno sconvolto il pubblico della loro epoca, con elementi gore e con le loro disturbanti esplorazioni del comportamento umano – e i film dell’era di SAW, tra cui SAW II, di Darren Lynn Bousman – caratterizzato da immagini e storie che hanno ugualmente sconvolto e terrorizzato gli odierni spettatori, lasciandoli al contempo desiderosi di altri film di questo genere, proprio come era successo agli spettatori degli anni ‘70.
Nell’ambito della rassegna “It’s Only a Movie”, venivano proiettati due film alla volta, mettendo a confronto film di entrambe le epoche; SAW II, ad esempio, veniva proiettato assieme ad ARANCIA MECCANICA, di Stanley Kubrick.
A giugno del 2007, nell’annunciare la serie, il Capo Curatore del Museo, David Schwartz, disse, “Questi film hanno un’estetica notevole, e sono di grande interesse culturale, poiché riflettono indiscutibilmente le paure dell’epoca contemporanea… Ovviamente, siamo consapevoli del fatto che questi film contengono immagini disturbanti, e talvolta scioccanti, ma sono potenti proprio perché attingono dalle nostre angosce più profonde”.
L’Assistente Curatrice, Livia Bloom, ribadì. “I filmmaker in questa serie usano il genere horror come impalcatura commerciale per fare dei film intelligenti e spesso sovversivi. I loro lavori esaminano le inquietudini psicologiche, e commentano delle tematiche sociali e politiche molto attuali”. Bloom notò come nelle “impressionanti scene di tortura” contenute in SAW, avesse trovato “riflessioni di una vita durante un tempo di guerra e tumulti”.
La consistenza tematica e stilistica della serie di SAW deve molto al team di cineasti che vi hanno lavorato, composto da persone che hanno partecipato alla serie per quasi tutto, se non tutto, il suo corso. Oltre a Burg, Koules e Greutert, questo team include i creatori di SAW, Wan e Whannell; il produttore Gregg Hoffman; i produttori esecutivi Daniel Heffner, Stacey Testro, Peter Block e Jason Constantine; il direttore della fotografia David A. Armstrong (ha girato i primi sei capitoli della saga); gli sceneggiatori Patrick Melton e Marcus Dunstan (si sono occupati della saga a partire da SAW IV); il compositore Charlie Clouser (ex-membro della band dei Nine Inch Nails); il costumista Alex Kavanagh; e la direttrice del casting Stephanie Gorin. Lo Sceneggiatore/regista Darren Lynn Bousman si è unito al team a partire da SAW II e, successivamente, ha diretto SAW III e SAW IV. Lo scenografo David Hackl ha creato l’universo dell’Enigmista nel corso dei primi quattro episodi, per poi passare dietro alla macchina da presa in SAW V. In Saw V si è unito al gruppo anche l’attuale scenografo Tony Ianni (V, VI, 3D).
La franchise di SAW non è solo ‘sangue’, ma parla anche di quel sangue che salva vite umane. Difatti, con l’uscita del primo SAW, nel 2004, Lionsgate e Twisted Pictures si sono imbarcate in un tipo di promozione del tutto innovativa, creata appositamente per la franchise: Una raccolta di sangue organizzata a livello nazionale, che esortava i fan di SAW a donare il proprio sangue alla Croce Rossa, con lo slogan “Give Til It Hurts”(1). Questa raccolta di sangue è diventata un elemento chiave della franchise di SAW, così come i rituali che si ripetono ogni anno, in occasione della premiere di Halloween. Ogni anno è stata creata una campagna pubblicitaria, fotografata da Tim Palen, Co-Presidente del Marketing Theatrical della Lionsgate - oltre che bravissimo fotografo d’arte - in cui apparivano delle infermiere e degli affascinanti angeli di grande impatto visivo. In sei anni di campagne per la raccolta del sangue, gli spettatori di SAW hanno donato quasi 60 litri di sangue per aiutare a salvare 373.923 vite.
Intricati proprio come i giochi dell’Enigmista, i film di SAW rivelano la propria trama contorta in modo graduale. La serie stessa assomiglia a uno degli indovinelli dell’Enigmista, con ogni nuovo film collegato al precedente. SAW 3D porterà la serie alla sua conclusione. E’ arrivato il momento di guardare nuovamente tutti i pezzi che l’Enigmista ci ha lasciato. Parafrasando le vittime dell’Enigmista: dove ci troviamo?
SAW 1
La scena iniziale di SAW immerge immediatamente gli spettatori in un ambiente sconosciuto, assieme ai due sfortunati personaggi, Adam (Leigh Whannell) e il Dott. Lawrence Gordon (Cary Elwes), che si risvegliano incatenati nel fetido bagno di un sotterraneo. I due prigionieri sono i prossimi obbiettivi di un genio psicopatico, conosciuto come l’Enigmista, creatore di elaborati giochi che obbligano le sue vittime a compiere delle scelte, mentre si affanano nel tentativo di risolvere l’elaborato rompicapo legato ai loro destini. Il Detective Tapp (Danny Glover) e il suo collega Kerry (Dina Meyer) lavorano freneticamente per riuscire a individuare l’identità dell’Enigmista, prima che questi riesca a mietere altre vittime. Ma l’Enigmista può contare sull’aiuto dei suoi complici – il cui scopo non è totalmente chiaro – e grazie al meticoloso piano da lui ideato, riesce a fuggire via.
SAW 2
In SAW II l’Enigmista è alle prese con due giochi simultanei: uno riguarda otto vittime, che si risvegliano in una casa in rovina, e devono riuscire a risolvere un indovinello, prima di morire uccisi dal veleno che gli è stato somministrato; mentre l’altro riguarda il Detective Eric Matthews (Donnie Wahlberg), il cui figlio è tra gli otto prigionieri. Tra di essi c’è anche Amanda (Shawnee Smith), che in SAW era stata l’unica vittima a riuscire a sopravvivere ai test dell’Enigmista. Nel disperato tentativo di salvere suo figlio, il Detective Matthews fa ricorso, non per la prima volta, a brutalità e inganni. E’ proprio una sua scelta a portarlo nella trappola ideata dall’Enigmista assieme ad Amanda, la sua nuova apprendista.
SAW 3
SAW III incomincia mostrandoci come la salute dell’Enigmista stia rapidamente peggiorando; lo vediamo mentre è intento a preparare la sua adorante seguace, Amanda, affinché possa proseguire il suo lavoro. Amanda ha ideato lei stessa numerosi giochi, e ha costruito anche diversi orribili marchingegni per testare gli istinti di sopravvivenza delle sue vittime. Un gioco molto importante riguarda il chirurgo del cervello, Lynn (Bahar Soomekh), che viene obbligato a operare il protagonista morente. Nel frattempo, in un’altra sezione del covo dell’Enigmista, a un padre addolorato, di nome Jeff (Angus Macfadyen), viene offerta l’opportunità di farsi vendetta. Sfortunatamente, così come è successo con molti altri prima di lui, Jeff non riesce a rispettare le aspettative dell’Enigmista … con conseguenze molto difficili per le persone che ama.
SAW 4
L’Enigmista e la sua apprendista, Amanda, sono morti e il Detective Kerry è stato assassinato. Due agenti dell’FBI, l’Agente Strahm (Scott Patterson) e l’Agente Perez (Athena Karkanis), arrivano nell’ormai deserto distretto di polizia per aiutare il veterano Detective Hoffman (Costas Mandylor) a risolvere l’ultimo enigma architettato dall’Enigmista. Ma il Comandante della SWAT, Rigg (Lyriq Bent), l’unico agente a non essere stato ancora preso di mira dall’Enigmista (Tobin Bell), viene improvvisamente rapito. Scaraventato all’interno dello straziante gioco di questo folle, l’agente ha solamente novanta minuti per sventare una serie di trappole collegate tra di loro...o andrà incontro a una morte sicura.
La caccia intrapresa da Rigg, per tutta la città, lascia dietro di sé una scia di morti, e il Detective Hoffman, assieme all’FBI, scoprono una serie di indizi, a lungo tenuti nascosti, che riconducono all’ex moglie dell’Enigmista, Jill (Betsy Russell). L’origine della malvagità dell’Enigmista viene così svelata, e viene rivelato il sinistro piano dietro a tutte le vittime passate, presenti e future di questo burattinaio.
SAW 5
Nel quinto episodio della franchise di SAW, apparentemente, Hoffman sembra essere l’unico rimasto vivo per portare avanti l’eredità dell’Enigmista. Ma quando il suo segreto viene messo in pericolo, Hoffman deve mettersi all’opera per eliminare ogni dettagli rimasto in sospeso.
SAW 6
L’Agente Speciale Strahm è morto, e il Detective Hoffman si è imposto come indiscusso successore dell’Enigmista. E quando l’FBI si appresta a mettere Hoffman con le spalle al muro, egli è costretto a dare il via ad un altro gioco, e così il grande piano dell’Enigmista verrà finalmente svelato.
(1) N.d.T. “Dona fino a che ti fa male”
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